SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2023 Inclusione, educazione e sviluppo rurale in Sudamerica”
TITOLO DEL PROGETTO: UNA CASA PER TUTTI: ACCOGLIENZA PER MINORI E MIGRANTI
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Il progetto interviene a favore di minori, migranti e richiedenti asilo per sostenerli e includerli nella realtà sociale delle province di Carchi, Imbabura, Pichincha. Il presente progetto interviene per ridurre il gap che esiste tra il bisogno di aiuto e la capacità degli enti pubblici e altri attori di soddisfare i bisogni della fascia di popolazione più vulnerabile e favorire il sostegno diretto alle attività promosse dagli enti partner locali, presso le strutture o i programmi operativi nelle 3 sedi e gestiti da Gondwana e dalla Fundaciòn Cristo de la Calle ad ibarra e dal Servicio Jesuita a los Refugiados a Quito.
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA:
IBARRA
131.856 abitanti, 181.175 con i migranti legali (2010), è una città eterogenea, con meticci, indigeni e afro-ecuadoriani. A questo si aggiunge la massiccia presenza di migranti e richiedenti asilo colombiani, 50.000 e l’arrivo, sempre più numeroso, di venezuelani in fuga dal loro paese. Soffre problemi che interessano i gruppi meno integrati nella comunità: disuguaglianze, violazione dei diritti umani, difficoltà di accesso ai servizi, criminalità. Le difficoltà del contesto rendono più fragili le condizioni della popolazione più vulnerabile, esponendo a maggiori rischi proprio coloro che avrebbero bisogno di protezione: minori e migranti
Il progetto interviene sula Regione Imbabura, 398.224 abitanti. Gli indicatori INEC 2020 mettono in evidenza alti indici di povertà (54,2%) e di analfabetismo (10,6%, 13,4% per le donne). Le zone rurali raggiungono picchi di indici di povertà preoccupanti.
QUITO
Capitale dell’Ecuador, capoluogo del Pichincha, con 2.239.191 di abitanti (2010). Il progetto si colloca nei quartieri marginali della città. A causa dell’impatto della violenza nella zona di confine con la Colombia, a Nord dell’Ecuador e della crisi politica, negli ultimi 4 anni, del Venezuela, la città è popolata da una grande quantità di migranti che fuggono da questi paesi in cerca di sicurezza e migliori condizioni di vita.
I report realizzati da Gondwana e dal SJR Servicio Jesuita a Refugiados, tra il 2012 e il 2019, hanno confermato come una delle criticità più rilevanti della zona periferica di Quito- e tutta l’area che va da Quito ad Ibarra fino a Tulcàn – è data dalla presenza di molti migranti.
Bisogni rilevati e aspetti da innovare:
Le criticità rilevate sul territorio sono: l’abbandono, la povertà, la marginalità e discriminazione, la violazione di diritti, la violenza subita da minori e migranti. Da queste sono stati selezionati alcuni bisogni chiave:
- Accompagnamento di bambine/i e adolescenti nell’inserimento e frequenza scolastica.
- Necessità di integrare l’offerta educativa con un adeguato accompagnamento nello studio, nella realizzazione di attività integrative e corsi.
- Accompagnamento e inserimento socio educativo dei minori migranti o rifugiati.
- Salvaguardia della salute psico-affettiva e fisica dei bambine/i e adolescenti accolti (accompagnamento e integrazione sociale).
- Bisogno di professionalizzazione e accompagnamento per la ricerca di lavoro adeguato o la creazione di attività produttrici di reddito autogestite
L’intervento mira a supportare processi educativi e di apprendimento, la professionalizzazione e l’inclusione per settori vulnerabili.
ENTI DI ACCOGLIENZA:
FUNDACIÓN CRISTO DE LA CALLE
La Fundación Cristo De La Calle è un’associazione riconosciuta dai Ministeri per la Politiche sociali e Giustizia dell’Ecuador è attiva nella provincia di Imbabura dal 1993, con priorità di intervento verso i minori a rischio e le loro famiglie. Ha realizzato accordi con lo Stato ecuadoriano aderendo a programmi pubblici, a cui ha fatto seguito il riconoscimento di alcune metodologie da essa stessa applicate.
Cogestirà tutte le attività del presente progetto ad Ibarra, fornendo strutture, sedi, supporto tecnico-professionale.
Fonda il proprio intervento sulle seguenti azioni:
- Intervenire a favore di bambini, bambine e adolescenti e le loro famiglie a rischio, attraverso la fornitura di supporto, servizi, infrastrutture, risorse umane, tecniche e finanziarie.
- Incoraggiare le Istituzioni, sia del settore pubblico che privato, a includere nei loro programmi e attività una maggiore attenzione ai bambini e alle loro famiglie a rischio.
- Sensibilizzare, coinvolgere e collegare il lavoro delle istituzioni di settore con i soggetti privati.
- Cercare finanziamenti in ambito nazionale e internazionale al fine di garantire la sostenibilità dell’organizzazione e dei suoi progetti e programmi.
SERVICIO JESUITA A LOS REFUGIADOS – SJR
È una ONG internazionale specializzata nell’accoglienza di migranti e rifugiati.
Cogestisce tutte le attività del presente progetto a Quito, fornendo strutture, sedi, supporto tecnico-professionale; fornendo report e individuando minori e migranti da accogliere tra gli stranieri che arrivano nella Provincia; fornendo consulenze ad hoc per i minori stranieri accolti.
ALTRI PARTNER:
FEPP
Grupo Social Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio, Il FEPP opera da cinquant’anni nelle realtà comunitarie, contadine, indigene e afrodiscendenti locali e nello specifico nella sede regionali di Ibarra.
Si occupa di: individuare e fornire report su alcune famiglie fragili e minori da accogliere e di supportare l’inserimento dei destinatari in procinto di avvicinarsi alla professionalizzazione e ricerca di lavoro nel settore rurale.
UNHCR (Ufficio di Ibarra responsabile per tutto il nord dell’Ecuador)
Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, offre orientamento e supporto nell’assistenza legale a richiedenti asilo per il riconoscimento dello status migratorio e nei casi più estremi la possibilità di viaggiare a un paese terzo per ricevere protezione nel caso in cui non sia possibile riceverla in Ecuador; coordina alcune aree di intervento della Fondazione Cristo de la Calle e di Gondwana Ecuador. Segnala tutti i casi nei quali i minori, non accompagnati o figli di richiedenti asilo e/o rifugiati, richiedano un’attenzione specifica per ciò che attiene alla vulnerabilità dei loro diritti o nel caso in cui arrivino nel paese non accompagnati o vengano abbandonati e supporta le pratiche degli stessi per rintracciare i genitori e per eventuali possibili ricongiungimenti.
MIES
Ministerio de Inclusion Economica y Social, è l’entità pubblica che coordina le politiche sociali a favore dei minori, collabora con gli enti attuatori sul territorio contribuendo alle spese di una parte del personale dipendente della Fondazione Cristo de la Calle e ai costi di gestione delle case famiglia.
MUNICIPALIDAD DE IBARRA
Partner storico di Gondwana e di Cristo de la Calle per l’intervento a favore dei minori realizza supporto legale e laboratori formativi.
COSDHI
Corporación de Solidaridad y Derechos Humanos de Imbabura, organizza su tutto il territorio nazionale laboratori formativi per gli operatori degli enti attuatori sul territorio sul tema della protezione dei diritti umani fondamentali sia per minori che per persone migranti, anche in collaborazione con la RADH (Rete Americana per i Diritti Umani).
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Promuovere lo sviluppo educativo e sociale, la formazione professionale e il rispetto dei diritti di bambine/i, adolescenti e migranti vulnerabili delle Province di Imbabura (Ibarra) e Pichincha (Quito).
Il progetto è rivolto in primo luogo a dare un sostegno educativo, un’assistenza integrale e un accompagnamento per l’autonomia socioeconomica a minori e migranti vulnerabili, appartenenti a fasce deboli (in stato di povertà, rifugiati, appartenenti a gruppi etnici marginalizzati).
Nello specifico partendo dalle criticità individuate nel contesto e dai bisogni rilevati, sono stati individuati 5 obiettivi specifici:
- Supportare l’inserimento nelle scuole primarie e secondarie esterne dei minori e dei ragazzi accolti nelle Case Famiglia e nei servizi;
- Incrementare le attività di laboratorio, di doposcuola e corsi per tutti i bambini inseriti nei programmi delle 3 sedi e aperte a minori del territorio;
- Sostenere l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti inseriti nei programmi delle 3 sedi;
- Supportare le attività di prevenzione e cura della salute psicoaffettiva e fisica e di integrazione sociale dei bambini e degli adolescenti accolti;
- Supportare il programma di professionalizzazione, inclusione lavorativa e micro imprenditorialità.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
AZIONE 1. SUPPORTO PER L’INSERIMENTO NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE ESTERNE DEI MINORI E DEI RAGAZZI ACCOLTI
ATTIVITÀ
- Accompagnamento fisico, a piedi o con mezzi pubblici o predisposti dall’equipe di lavoro per portare o andare a prendere i bambini a scuola dalle o verso le Case famiglia.
- Incontri di verifica con maestri, professori, psicologi delle scuole frequentate.
Incontri con genitori e attività sociali legate ad aventi specifici o alla frequenza scolastica. Riunioni periodiche (settimanali e mensili) per ricevere indicazioni, orientare l’intervento e monitorare le attività di servizio. I primi incontri saranno fatti insieme alle educatrici o le psicologhe, una volta che i volontari si saranno ambientati e inseriti nell’ambiente saranno realizzati dagli stessi che poi riferiranno al personale tecnico della Fondazione.
Riunioni con l’equipe del progetto: Incontri sull’andamento scolastico, sullo stato emotivo e comportamentale sia a scuola che nelle Case famiglia, per orientare l’attività pedagogica delle Case famiglia.
- Incontri con genitori e attività sociali legate ad aventi specifici o alla frequenza scolastica. I civilisti parteciperanno all’organizzazione e agli incontri periodici, alle attività sociali con i genitori dei compagni di classe dei bambini accolti nelle strutture.
Tutte le sedi
AZIONE 2: INCREMENTO DELLE ATTIVITÀ DI LABORATORIO, DI DOPOSCUOLA E CORSI PER TUTTI I BAMBINI INSERITI NEI PROGRAMMI DELLE 3 SEDI E APERTE A MINORI DEL TERRITORIO
ATTIVITÀ
- Sostegno per compiti scolastici e recupero delle materie.
Supporto pomeridiano e nei periodi di vacanza per il corretto svolgimento dei compiti scolastici.
- Realizzazione di n. 9 corsi pomeridiani (6 ad Ibarra e 3 a Quito) che gli stessi ragazzi delle Case Famiglia e degli altri programmi sceglieranno insieme ai volontari e all’equipe tra lingua italiana, supporto informatico, attività artistiche; lingua inglese; foto-video; chitarra; danza; interculturalità. I corsi saranno inseriti all’interno della metodologia pedagogica già utilizzata da Gondwana e realizzati in coordinamento con il personale della stessa.
- Accompagnamento nei soggiorni con pernottamento fuori dalle strutture ospitanti, come da programmazione delle attività, durante le vacanze o le escursioni nei fine settimana. I civilisti supporteranno l’equipe delle Case famiglia nell’organizzazione e realizzazione di escursioni con pernottamenti. L’attività prevede che anche campeggi; i civilisti pernotteranno insieme ai minori accolti.
Tutte le sedi.
AZIONE 3. SOSTEGNO NELL’INSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO DEI MIGRANTI INSERITI NEI PROGRAMMI DELLE SEDI
ATTIVITÀ
- Sostegno nell’inserimento e accompagnamento scolastico per migranti. Supporto nella ricerca delle scuole, nell’accompagnamento, realizzazione dei compiti scolastici.
- Incontro con equipe di sostegno e funzionari UNHCR per migranti. I giovani volontari inseriti nel progetto accompagneranno i migranti accolti nelle visite con UNHCR e le altre entità di supporto, aiutando poi i destinatari nel realizzare tutti i passi necessari per ottenere status, documenti e benefit.
- Organizzazione e accompagnamento ad incontri per il sostegno psicologico e medico per migranti. I volontari daranno il loro supporto nella cura fisica e psichica dei minori accolti, accompagnandoli alle visite e assicurandosi che le prescrizioni vengano poi messe in pratica.
- Supporto nel recupero dei legami familiari, ove esistenti e compatibili (per migranti). I volontari supporteranno l’equipe nella ricerca di familiari in grado di riaccogliere ed educare i minori, li accompagneranno nelle visite e redigeranno report.
Tutte le sedi.
- Accompagnamento nella professionalizzazione e ricerca di corsi e lavoro per migranti: supporto nella stesura di CV, lettere, ricerca di corsi e lavoro; preparazione e accompagnamento agli incontri.
Sede di Quito
AZIONE 4: SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E CURA DELLA SALUTE PSICOLOGICA, PSICOAFFETTIVA E FISICA E DI INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI ACCOLTI
ATTIVITÀ
- Accompagnamento alle visite mediche e di controllo e fisioterapie per disabili.
- Supporto attività quotidiane di cura e igiene di minori. Supporto alle educatrici della casa famiglia nella preparazione delle attività quotidiane dei bambini più piccoli e nell’organizzazione scolastica, sportiva, contatti con amici e familiari degli altri accolti. Sostegno alle mansioni domestiche quotidiane, nella preparazione dei pasti, nel riordino delle stanze, nel risveglio e nel riposo.
- Aiuto nella realizzazione degli esercizi riabilitativi e dei corretti comportamenti assegnati ai ragazzi nella vita comune. Affiancamento all’assistente sociale e all’educatrice nel realizzare, a casa e nella vita quotidiana, le indicazioni e i comportamenti indicati dal personale medico, terapisti, psicologi ecc.
- Supporto all’organizzazione di iniziative di integrazione sociale: escursioni, visite culturali per la conoscenza del territorio. I civilisti supporteranno l’equipe delle Case famiglia nell’organizzazione e realizzazione di escursioni, visite culturali di conoscenza del territorio visite didattiche, passeggiate.
Tutte le sedi.
AZIONE 5: SUPPORTO AL PROGRAMMA DI PROFESSIONALIZZAZIONE, INCLUSIONE LAVORATIVA E MICRO IMPRENDITORIALITÀ
ATTIVITÀ
- Supporto per le pratiche di richiesta asilo o di domiciliazione, ottenimento servizi, documentazione e certificazioni. I civilisti affiancheranno e aiuteranno i migranti nei contatti con gli enti pubblici o sovranazionali per ottenere i documenti necessari per la domiciliazione, lo status di rifugiati, l’accesso ai servizi sanitari, educativi, anagrafici, i sussidi e tutti i diritti a loro riconosciuti.
Sedi di Quito
- Supporto all’organizzazione di corsi di orientamento e/o laboratori e stesura CV, documentazione per il visto e realizzazione di corsi ad hoc (2 ad Ibarra e 4 a Quito)
- Supporto all’organizzazione e ricerca di corsi professionali e/o di aggiornamento.
- Accompagnamento nelle pratiche per l’avvio di attività microimprenditoriali e gruppi di risparmio e credito. I civilisti accompagneranno i giovani più grandi, vicini o già entrati nella maggiore età, già inseriti nel processo di “autonomia” e “sgancio” dalle Case famiglia nella realizzazione di piccoli studi di mercato, valutazione su costi e rischi, possibilità di credito, recupero della documentazione necessaria, per avviare attività in proprio. Altra opzione sono in gruppi di risparmio per creare una cassa comune dove attingere, a turno, a un credito, sempre per avviare attività produttrici di reddito. Anche in questo caso i civilisti accompagneranno il processo.
Tutte le sedi.
SEDI DI SVOLGIMENTO:
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI | |
Gondwana Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare | Via Appia Nuova 985, 00178 Roma |
| 10 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO | INDIRIZZO SEDE | PAESE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
Gondwana Ibarra FCC | Maldonado y Guillermina Garcia 14-119 | ECUADOR | 193915 | 7 |
Gondwana Quito JRS – EC | Avenida Eustorgio Salgado y Avenida Universitaria N19-83 | 193916 | 3 | |
POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:
Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari
Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in Ecuador intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.
Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana
Tramite e-mail, Skype, WhatsApp, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti attuatori all’estero è presente la connessione ad Internet. Lo sviluppo capillare della telefonia mobile, con 4 operatori che operano sul tutto il territorio nazionale, garantisce ormai una copertura pressoché totale anche in zone lontane dai centri abitati e la possibilità di accedere agevolmente anche alla linea internet
Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari
In generale, per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:
– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;
– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie,…);
– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);
– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;
– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;
– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio
L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.
Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche alle specifiche e saltuarie attività progettuali, e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.
Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.
Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi, fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.
Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.
Agli operatori volontari vengono richiesti:
- Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
- Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
- Stile di vita essenziale
- Rispetto degli spazi messi a disposizione e richiesta di autorizzazione per eventuale uso di persone terze non appartenenti al progetto
- Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
- Disponibilità a studiare individualmente la lingua spagnola qualora non la si conosca a fondo
- Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione
- Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
- Predisposizione alle attività con l’utenza
- Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
- Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese e rispetto delle indicazioni impartite dai responsabili dei partner locali e dell’ente di attuazione, soprattutto in materia di prevenzione dei rischi
- Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
- Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
- Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
- Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
- Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio
- Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto
Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari
Non sono state riscontrate particolari situazioni di disagio per i volontari. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, è previsto che condividano la casa e vengano alloggiati in stanze multiple. Il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Proprio in questa ottica ai volontari verranno proposte attività di manutenzione, riciclo e ristrutturazione dei beni comuni.
Si segnala: il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali.
Il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti per prevenire rischi legati alla sicurezza pubblica e sanitaria, con particolare riferimento al contesto caratteristico della frontiera nord dell’Ecuador, molto vicina alla città di Ibarra, sede del presente progetto. La maggior parte dei rischi sono facilmente ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno costantemente affiancati dal personale locale.
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:
No.
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:
I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.
In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.
La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD così come previsto dalle Linee guida per la formazione generale e specifica delle operatrici volontarie e degli operatori volontari in Servizio Civile Universale e per la formazione delle formatrici e dei formatori del 31 gennaio 2023.
Resta altresì inteso che gli enti sono organizzati per svolgerla anche secondo quanto previsto dalla Circolare del 31 gennaio 2023 recante “Disposizioni per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale – Criteri e modalità di valutazione” e cioè con il criterio che “la percentuale della formazione erogata on line in modalità sincrona e in modalità asincrona non potrà superare complessivamente il 50% del totale delle ore previste, tenendo presente che la modalità asincrona non può mai superare il 30% del totale delle ore previste”.
Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:
- per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
- per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
- per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.
Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo
I moduli della formazione specifica, verranno erogati alle/agli operatrici/operatori volontarie/i, in doppia tranche con il 70% delle ore entro 90 giorni dall’avvio del servizio ed il restante 30% delle ore entro il terzultimo mese.
MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI
Modulo | Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h) | – Aspetti storici e culturali, la mission, la rete di relazioni sul territorio – Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo, le attività di kick off e di networking, gli stakeholder. – L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi e i progetti in corso di realizzazione – Compiti e funzioni dell’Ente, l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi, progetti in corso di realizzazione, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU. |
Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h) | -Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento. -Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari. -Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto -L’apporto degli operatori volontari nella relazione con minori e migranti -L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto nelle case famiglia, visite alle comunità e sul campo -Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. -Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h) | -Gli interventi a favore di minori e migranti -Le strutture e i servizi rivolti alle fasce vulnerabili della popolazione nel contesto di intervento. I minori / i migranti. -Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità nella presa in carico di minori in situazione di fragilità e migranti -La creazione e gestione di percorsi di educazione e assistenza, inserimento scolastico, professionale e lavorativo, apprendimenti -Strumenti e metodi di intervento per l’integrazione, l’inclusione sociale, la mediazione sociale -Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari -La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza -Elementi essenziali della Storia, dell’antropologia, sociologia e criticità dell’Ecuador e dell’America latina -Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. -Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con minori e migranti (20h) | -Tecniche e metodologia del lavoro con i minori accolti nelle case famiglia, e persone in mobilità umana -Personalizzazione del percorso di accoglienza -Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali -metodologie e strumenti di progettazione, attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi -strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona -Fondamenti di pedagogia, scienze dell’educazione e relazione d’aiuto -Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento -Percorsi di Inclusione e coesione sociale. Questioni tecniche relative alle attività di micro credito e inserimento socio-lavorativo -Gruppi e minoranze etniche in Ecuador -Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. -Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona | -La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi -I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto -I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione -La sicurezza come processo di miglioramento continuo -Vincoli normativi come opportunità e non come freno per il processo lavorativo -I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione) -Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali -Percezione del rischio e propensione al rischio -Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio -La gestione delle emergenze e delle criticità |
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO
TITOLO: 2023 Inclusione, educazione e sviluppo rurale in Sudamerica
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:
- OBIETTIVO 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
- OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
- OBIETTIVO 10: Ridurre le diseguaglianze all’interno di e fra le Nazioni
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese.
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