SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2023 Coltivare speranza: inclusione e sostenibilità in Brasile

 

TITOLO DEL PROGETTO:

SEMENTES DE CIDADANIA: EDUCAZIONE E INCLUSIONE DI MINORI E DONNE IN BRASILE

 

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Il progetto si rivolge alle categorie vulnerabili rappresentate da minori, giovani e donne che abitano in contesti periferici e marginali, per promuovere e implementare opportunità di educazione e partecipazione sociale, incrementando le attività delle sedi di accoglienza e contribuendo a diversificare l’offerta dei servizi educativi e socio-culturali

 

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

 

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA:

RIO DE JANEIRO

La città di Rio è direttamente circondata dalla Baixada Fluminense, una parte pianeggiante della Regione Metropolitana in cui si concentrano i 4/5 degli abitanti dello stato di Rio. La Baixada intesa in senso stretto, l’area periferica a nord della città, è divisa in 13 municipi (fra i quali le due sedi di progetto, Duque de Caxias e Magé) che occupano le ultime posizioni in molti indicatori socio-economici dello stato, con alcuni dei peggiori risultati nell’area dell’educazione, della salute pubblica e negli indici di reddito: la povertà, la disoccupazione e l’eccesso di popolazione acuiscono infatti la mancanza di scuole, assistenza medica e lavoro.

PACIÊNCIA

Paciência è un quartiere di classe medio bassa della zona ovest del municipio di Rio de Janeiro. Le zone vicine a Paciência, sono distretti industriali, cresciuti in particolar modo negli ultimi anni, grazie ad investimenti di aziende private nazionali e di multinazionali. La periferia di Paciência ha avuto un minore incremento del benessere socio-economico: dagli anni ’60 in poi, l’espansione urbana si è sviluppata in maniera irregolare nelle zone commerciali e nelle zone periferiche e l’edilizia è spesso abusiva ed arrangiata. I treni della stazione metropolitana permettono uno spostamento diretto al centro della città di Rio, ma offrono un servizio poco efficiente e economicamente impegnativo per i pendolari che si dislocano quotidianamente per lavoro o per studio verso la città.

DUQUE DE CAXIAS – JARDIM PRIMAVERA

Il municipio di Duque de Caxias è il più popolato della Baixada Fluminense, il terzo più abitato dello Stato di Rio de Janeiro (oltre 924mila abitanti) e il diciottesimo con più abitanti del Brasile. Dagli anni ‘40 è andato progressivamente perdendo le sue caratteristiche di comunità agricolo-rurale per svilupparsi come uno dei “parchi industriali” più importanti dell’intero Brasile. A questa immissione di ricchezza è corrisposto in minima parte un reinvestimento sul territorio che continua a soffrire la mancanza di adeguati servizi.

Nel quartiere Jardim Primavera, sede di intervento del progetto, vivono oltre 70mila persone. L’offerta di asili pubblici rispetto ai potenziali utenti è molto scarsa, per i minori in età prescolare (da 4 a 6 anni) è presente all’incirca una scuola dell’infanzia ogni 700 bambini e tenendo anche conto del fatto che un restante 30% di bambini nella stessa fascia di età non frequenta alcuna struttura educativa si arriva ad una media di un asilo ogni 1.250 bambini.

Nonostante negli ultimi anni il quartiere abbia goduto di un certo sviluppo grazie al quale sono comparse alcune strutture utili a rispondere alla domanda socio-ricreativa (soprattutto palestre, centri ricreativi e sportivi e scuole di inglese), mancano strutture educative, soprattutto della prima infanzia, in grado di accogliere adeguatamente i minori che abitano le comunità più periferiche, e sono ancora troppo poche le opportunità formative e culturali per giovani e adolescenti.

MAGÉ – SURUÍ

Il municipio di Magé si trova nella Baixada Fluminense ed in particolare nel fondo della Baia di Guanabara, in una delle zone più periferiche della regione metropolitana di Rio de Janeiro, che negli ultimi anni ha subito notevoli trasformazioni sociali e ambientali dovuti all’avanzare del processo di urbanizzazione, che ha messo a serio rischio l’equilibrio ecologico della regione che ha un elevato patrimonio ambientale.

L’agglomerato urbano di Suruì è formato da circa 20.000 abitanti, per gran parte famiglie a basso reddito che vivono di espedienti. Si registrano sacche di miseria sparse nel territorio e lungo gli ultimi chilometri del fiume Suruì vi sono piccoli agglomerati di famiglie povere che hanno occupato il territorio in mancanza di altre soluzioni abitative.

Nell’area si registra infatti una forte carenza di servizi di base, con particolare riferimento a servizi idrici e sanitari, ma anche per quanto riguarda servizi educativi e socio-culturali.

Gli abitanti non valorizzano il patrimonio storico-culturale e la ricchezza ambientale del territorio, proiettando tutte le aspettative verso la città di Rio.

FOZ DO IGUAÇU

Il Municipio di Foz do Iguaçu, nello stato del Paranà a sud del Brasile, si trova al confine con Argentina e Paraguay, tra due fiumi ricchissimi di acque (Iguaçu e Paranà).

Negli anni 1970-80 la costruzione della centrale idroelettrica di Itaipù ha alterato progressivamente il tessuto economico e sociale, facendo lievitare gli indici di povertà e acutizzando contraddizioni e carenze sociali. La popolazione ha infatti avuto una crescita pari al 900%, con oltre metà della popolazione che ha età inferiore ai 24 anni.

PORTO MEIRA

Il quartiere di Porto Meira (territorio sede di progetto) si trova nella periferia sud, in prossimità del confine argentino. È stato costruito nel 1997 e ha poi visto crearsi una agglomerazione di case in condizioni precarie, a partire da insediamenti improvvisati e abusivi di famiglie emigrate provenienti da differenti zone del Brasile e dal Paraguay. Il fenomeno contribuisce ad alimentare una cultura della “provvisorietà”.

La situazione di precarietà degli insediamenti urbani si è nuovamente acuita con l’ultima occupazione, nel 2012, di un’estesa parte del quartiere, e la creazione di una nuova favela. In totale a Porto Meira si contano 3 comunità carenti, comunità sorte a seguito di insediamenti abusivi: Morenitas 1 e Morenitas 2, non ancora formalmente riconosciute a livello municipale nonostante grazie agli sforzi degli stessi abitanti abbiano progressivamente migliorato le condizioni infrastrutturali, e la più recente comunità di Bubas che versa in condizioni di alta indigenza.

Le scuole secondarie presenti nel quartiere coprono solo una parte della richiesta e non offrono alcuna competenza specifica e professionale. Circa il 75%, dei minori arriva a concludere il primo grado (corrispondente alle scuole elementari) ma poi esce definitivamente dal sistema educativo: a quel punto spesso la strada, l’informalità del lavoro e l’illegalità sono l’unica l’alternativa.

Bisogni rilevati e servizi da incrementare:

  • LA CONDIZIONE VULNERABILE DEI MINORI

Il Brasile possiede un tasso di abbandono scolastico precoce di quasi tre volte maggiore che la media di 29 paesi europei, dato strettamente connesso al problema dell’ingresso precoce nel mercato del lavoro di adolescenti, maggiormente esposti al lavoro precario e a forme di sfruttamento.

  • LA CONDIZIONE VULNERABILE DELLE DONNE

Il Brasile presenta tassi elevati di matrimoni infantili e gravidanze precoci, nonostante siano in media più scolarizzate, le donne ricevono salari più bassi e affrontano ostacoli maggiori per inserirsi e permanere nel mercato del lavoro. Inoltre le disuguaglianze di genere sono correlate con quelle di classe, di colore della pelle, e con quelle di provenienza regionale.

Nelle comunità più emarginate, a causa della convivenza forzata per la quarantena le violenze domestiche sono aumentate del 6% nel periodo recente della pandemia.

  • SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE e SOVRANITA’ ALIMENTARE

In Brasile il processo di desertificazione e la gestione sostenibile dell’acqua rappresentano una minaccia per il futuro dell’economia e per lo sviluppo sociale inclusivo, soprattutto per la conservazione dei mezzi di sostentamento primario delle persone in situazione di povertà.

In base all’ultimo censimento agrario e zootecnico dell’IBGE, in Brasile il 70% degli alimenti consumati dai brasiliani proviene dall’agricoltura familiare, è prodotto in piccoli terreni fino a 2 ettari, amministrati da nuclei familiari che producono per il proprio consumo e vendono l’eccedente. L’accesso ridotto alla terra e al reddito da parte dei piccoli agricoltori è storicamente associato alla concentrazione dei latifondi che prevale nel paese (secondo dati Oxfam 2019 meno dell’1% delle proprietà agricole possiede il 45% dell’area rurale brasiliana con una produzione destinata principalmente all’esportazione), agli indici molto bassi di formalizzazione del lavoro agricolo, alla scarsità di servizi pubblici nelle aree rurali.

È necessario introdurre tecniche innovative all’interno dell’attuale sistema produttivo dei piccoli agricoltori, al fine di contribuire al raggiungimento della sovranità alimentare.

Il progetto intende proporre un intervento finalizzato a valorizzare quanto già realizzato dagli enti partner nelle comunità, incrementando e diversificando i servizi attivi nei territori nell’ambito di:

  • assistenza all’infanzia
  • educazione non formale per i minori e i giovani
  • promozione culturale
  • formazione per le donne.

ENTI DI ACCOGLIENZA:

SOCIEDADE CULTURAL PROJETO LUAR

ONG con sede nel municipio di Duque de Caxias (RJ), ha avviato le sue attività agli inizi degli anni ‘90 all’interno di una chiesa del quartiere Jardim Primavera coinvolgendo nelle sue lezioni di danza pochi bambini della comunità. Attualmente si contano oltre 1.000 partecipanti tra bambini, adolescenti e giovani, distribuiti tra la sede di Caxias e il polo di Paciência.

L’attività principale del Projeto Luar è di prevenzione all’abbandono della comunità d’origine, utilizzando il potere aggregante dell’arte per rinforzare e rinnovare i vincoli con la comunità e con la famiglia e di “formazione di formatori”, coinvolgendo sempre più destinatari. I professori di danza e gli educatori del progetto provengono dalle stesse comunità del quartiere. Questa azione viene realizzata offrendo gratuitamente anche corsi settimanali di acrobazia, giocoleria, teatro, capoeira, aprendo una piccola biblioteca e videoteca alla comunità, usando la propria sala per rappresentazioni settimanali teatrali, di danza e video, tanto da aver ottenuto da parte del governo statale il riconoscimento del Projeto Luar come “Punto di Cultura” dello Stato di Rio de Janeiro, a dimostrazione degli sforzi fatti e dei contributi offerti nello sviluppo di una cultura migliore e più vicina alla popolazione carente e alle associazioni territoriali che lavorano in tal senso.

In particolare nel 2004 si è avviato il laboratorio ArteMãe (Arte Mamma) rivolto a un gruppo di donne che si incontra per creare una produzione artigianale e sartoriale, stimolata dalla valorizzazione dell’autostima e dal potenziamento delle proprie capacità e finalizzata alla generazione di reddito.

Anche a seguito di questa positiva esperienza, per potenziare le attività rivolte alle donne della comunità nel 2008 all’interno del Projeto Luar è nato il gruppo Mães em Movimento (Mamme in movimento) per valorizzare l’identità femminile e l’espressività corporea.

Nell’ambito della tutela dell’infanzia il Projeto Luar collabora con la Diocesi del Municipio, che sostiene la gestione e la formazione d’equipe di due strutture d’accoglienza che funzionano come scuole per l’infanzia: la Casa d’accoglienza São Gabriel nel quartiere Bom Retiro e la creche Santa Clara nel quartiere Saracuruna, che assistono bambini denutriti e malnutriti fino ai 3 anni d’età.

Anche nel Polo di Paciência la danza è la spina dorsale ma parallelamente si sviluppano altre attività artistiche e culturali, come laboratori di lettura e musica, educazione alimentare e cittadinanza attiva, e corsi di teatro, yoga e di lingue straniere. Nel 2006 all’interno del Polo è nato il gruppo Bela Idade (Bella età) per migliorare il benessere fisico e l’autostima di un gruppo di donne tra i 45 e gli 80 anni d’età, organizzando attività che sviluppano la coordinazione motoria ed il senso del ritmo e più in generale incontri di promozione della salute e prevenzione, e di rieducazione alimentare.

ÁGUA DOCE SERVIÇOS POPULARES

OSCIP, Organizzazione della società civile di interesse pubblico, che nasce in Brasile nel 2001 con l’obiettivo principale di contribuire all’espansione della coscienza umana per lo sviluppo di comunità sostenibili e la creazione di una società globale in grado di preservare l’ambiente e la comunità di vita planetaria, di garantire i servizi sociali di base per tutti e di promuovere un’economia attenta ai bisogni umani. Per il raggiungimento di questo obiettivo Água Doce ha sviluppato il programma “Surui 2050”, che intende implementare il concetto della sostenibilità e i principi della Agenda 21, scaturita dalla Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, in forma congiunta con la popolazione residente nella comunità. L’azione di Agua Doce, quindi, cerca di conciliare l’intervento sociale con quello ambientale attraverso attività di educazione e sensibilizzazione rivolte soprattutto a bambini e a donne, e si realizza in particolare nelle seguenti strutture territoriali:

Scuola dimostrativa, si trova nel centro del piccolo paese di Suruì ed è uno spazio di circa 4000 m2 dove vengono svolte diverse attività sociali, educative e ricreative rivolte alla comunità e dove si cerca di sperimentare il concetto di sostenibilità della Agenda 21 attraverso una proposta educativa esperienziale e dimostrativa (laboratori di arte, jiu-jitsu, ginnastica, culinaria e attività ludiche e di sostegno scolastico per ragazzi). Nella scuola tutto ciò che si impara viene vissuto nella pratica e la proposta pedagogica si ispira alla alfabetizzazione ecologica. In questo contesto, una funzione molto importante è rivestita dallo spazio verde del Centro, attorno al quale si svolgono diverse attività di educazione e ricreazione ambientale per bambini. In particolare più recentemente si è potenziata la proposta della “Scuola dimostrativa” attraverso la creazione di un orto didattico e di un orto comunitario all’interno dei quali sviluppare un programma pedagogico per bambini, giovani e adulti della regione, anche in collaborazione con le scuole del territorio, nonché rafforzando e ampliando l’offerta delle attività laboratoriali attraverso corsi di parrucchiera e di alfabetizzazione per donne adulte.

Centro di educazione infantile Michele Carrara nel quartiere di Parada Angelica, dove nello spazio di una ex scuola si realizzano attività ludiche per bambini, sono presenti un centro di produzione di medicinali naturali dove si offrono corsi di fitoterapia per donne ed un laboratorio per la lavorazione dell’argilla. Si organizzano inoltre corsi di cucito, pittura su tela, incontri di parola tra donne e eventi sull’imprenditoria femminile ed è offerto un servizio di accompagnamento (escuta social) per le donne.

SOCIEDADE CIVIL NOSSA SENHORA APARECIDA (SCNSA)

ONG brasiliana che nasce ufficialmente nel 1997 a Foz do Iguaçu dall’unione di due istituti religiosi italiani: la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione e l’Istituto delle Suore di Maria Consolatrice. La SCNSA ha sede nel quartiere periferico di Porto Meira ed è impegnata nella realizzazione di programmi di attenzione integrale alla persona nelle aree di salute, educazione e formazione: all’interno del poliambulatorio medico “Nossa Senhora Aparecida”, della scuola materna “Mãe Maria”, del Centro di Attenzione Integrale all’Adolescente (CAIA), e del programma CAF (Corsi di apprendistato e formazione) per i giovani.

La Pré-escola si trova vicino alle favelas Morenitas e Bubas e cerca di colmare la mancanza di strutture educative rispetto alla richiesta della popolazione.

Il CAIA nato nel 2001 offre attività ludico-ricreative, sportive e culturali ai pre-adolescenti e agli adolescenti dai 9 ai 17 anni di basso reddito o in condizioni di rischio del quartiere di Porto Meira. Nel 2010 ha inoltre avviato le attività del “CAIA itinerante” nelle adiacenti comunità, di cui ad oggi hanno beneficiato 600 bambini e adolescenti.

Particolarmente efficace si è rivelato negli ultimi anni il programma CAF (Corsi di apprendistato e formazione), le cui prime attività risalgono al 2009 attraverso il progetto “Atelier Cidadania” di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro in partenariato con la Itaipù Bionacional. La formazione tecnico-professionale offerta è relativa ai settori amministrativo e alberghiero e l’inserimento professionale attraverso i tirocini è realizzato in collaborazione con le imprese cittadine. I corsi professionalizzanti (amministrazione e tecnico del turismo) realizzati dall’avvio del programma Aprendizagem, ora CAF, sono alla 74° edizione e ad oggi hanno inserito centinaia di giovani nel mercato del lavoro.

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Rinforzare e implementare le attività delle sedi di accoglienza, incrementando e diversificando l’offerta dei servizi educativi e socio-culturali, per potenziare le opportunità di formazione e inclusione sociale per i minori, i giovani e le donne in situazioni di vulnerabilità.

Attraverso azioni formative e di empowerment per rafforzare autostima e autonomia ma anche senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità, il progetto intende innescare processi virtuosi di coesione e partecipazione sociale proponendo i seguenti obiettivi specifici:

  • Implementare il servizio erogato dalle istituzioni per l’infanzia (2 sedi)
  • Ampliare e diversificare l’offerta socio-educativa extrascolastica per minori e giovani (4 sedi)
  • Implementare il supporto alle attività formative rivolte alle donne (3 sedi)

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

 AZIONE 1: Supportare la cura dei bambini e le attività educative, proporre e realizzare attività complementari.

ATTIVITÀ

  • Accogliere i bambini all’arrivo nella struttura
  • Collaborare con le maestre/gli educatori nelle attività quotidiane
  • Supportare le attività motorie e ludiche
  • Organizzare attività educative complementari, rivolte allo sviluppo del linguaggio e dell’espressività creativa
  • Promuovere il coinvolgimento delle famiglie attraverso eventi di presentazione delle attività scolastiche
  • Rinforzare il supporto alle famiglie attraverso incontri di promozione della salute

Per le sedi: Duque de Caxias e Foz do Iguaçu.

AZIONE 2: Rafforzare le attività socio-educative per i minori nelle sedi, garantendovi continuità e sostegno.

ATTIVITÀ

  • Accogliere gli adolescenti e i giovani nelle strutture all’arrivo
  • Stabilire un contatto e una relazione con i ragazzi
  • Aiutare gli educatori nella gestione dei corsi/laboratori
  • Collaborare nella preparazione dei materiali
  • Collaborare alla divulgazione dell’offerta dei corsi e laboratori
  • Dedicare attenzione individualizzata ai partecipanti che dimostrano il bisogno di un supporto specifico
  • Coinvolgere i partecipanti che interagiscono meno con il gruppo

Per tutte le sedi.

AZIONE 3: Supportare l’organizzazione e l’allestimento di eventi, feste, e delle mostre annuali delle varie attività.

ATTIVITÀ

  • Contribuire all’allestimento delle scenografie, degli spazi e dei materiali
  • Aiutare nella preparazione delle rappresentazioni
  • Supportare i minori durante lo svolgimento delle mostre, degli eventi e delle feste
  • Aiutare nell’accoglienza e nella gestione dei partecipanti
  • Contribuire alla registrazione dell’evento e alla raccolta del materiale prodotto (fotografie, filmati…)

Per le sedi: Duque de Caxias, Paciência e Foz do Iguaçu.

AZIONE 4: Potenziare e ampliare l’offerta ricreativa, artistica e culturale per i minori.

ATTIVITÀ

  • Approfondire gli interessi dei minori e analizzare la varietà dell’offerta di attività nelle sedi
  • Definire assieme agli educatori una proposta di attività
  • Promuovere l’offerta dei nuovi corsi e laboratori
  • Gestire le attività e monitorarne l’andamento (preparazione materiali, registro delle presenze, indicatori di valutazione)
  • Coordinare, tra volontari e educatori, la creazione di eventi conclusivi di presentazione delle attività svolte

Per tutte le sedi.

AZIONE 5: Sostenere le attività di cura del sé e espressività corporea per le donne.

ATTIVITÀ

  • Aiutare i responsabili nell’amministrazione dell’attività (reperimento di materiali e strumenti, garantire la continuità dell’attività in caso di assenza degli educatori…)
  • Stabilire un contatto e una relazione con le donne del gruppo
  • Aiutare il responsabile, nella formulazione di nuovi programmi o nuovi spunti di riflessione

Per le sedi: Duque de Caxias e Paciência.

AZIONE 6: Collaborare ai laboratori artigianali e sartoriali per le donne.

ATTIVITÀ

  • Seguire e sostenere il/la responsabile e le partecipanti in tutte le attività proposte
  • Stabilire un contatto e una relazione con le donne del gruppo
  • Collaborare nell’organizzazione degli acquisti di materiale
  • Svolgere indagini di mercato, per sviluppare nuova progettualità
  • Stabilire e tenere contatti con altri soggetti potenzialmente interessati a collaborazioni e costruzione di rete

Per le sedi: Duque de Caxias, Paciência e Magé.

 

SEDI DI SVOLGIMENTO:

 

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

CESC Project

Via Enrico Giglioli 54

215293

12

 

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO ENTE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

CESC Project Caxias

Rua la Rouche Foucalt, Jardim Primavera 151, Duque de Caxias

153520

4

CESC Project Paciência

Estrada De Paciencia 430, Bairro Martinho, Paciencia

153521

2

CESC Project Magé

Rua B, lotes 16-21, Vila Real, Surui, Magé

153523

2

Cesc Project

Foz do Iguaçu

Avenida Morenitas 1295, Vila Padre Monti, Foz do Iguaçu

153522

4

POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:

Gli operatori volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dal partner locale in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri.

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

 Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari

Circa 11 mesi di permanenza all’estero.

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Brasile intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia. Compatibilmente con la tempistica del rilascio dei visti di permanenza nel paese la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e la durata del primo periodo di permanenza può variare dai 3 ai 6 mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad Internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

In generale, per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:

– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;

– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie,…);

– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);

– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;

– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;

– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto, ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

– Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero

– Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali

– Stile di vita essenziale

– Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali

– Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti

– Disponibilità a impegnarsi autonomamente nello studio del portoghese prima dell’avvio del progetto, qualora non si conosca a fondo la lingua

– Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione

– Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto

– Predisposizione alle attività con l’utenza

– Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio

– Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese

– Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente

– Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio

– Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti

– Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

– Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari

Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, e in alcune sedi condividono la casa con i referenti locali del progetto; il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere.

Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo.

Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco.

Considerate alcune caratteristiche dei contesti di intervento, segnaliamo il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti per prevenire rischi legati alla sicurezza.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

No.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.

La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD così come previsto dalle Linee guida per la formazione generale e specifica delle operatrici volontarie e degli operatori volontari in Servizio Civile Universale e per la formazione delle formatrici e dei formatori del 31 gennaio 2023.

Resta altresì inteso che gli enti sono organizzati per svolgerla anche secondo quanto previsto dalla Circolare del 31 gennaio 2023 recante “Disposizioni per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale – Criteri e modalità di valutazione” e cioè con il criterio che “la percentuale della formazione erogata on line in modalità sincrona e in modalità asincrona non potrà superare complessivamente il 50% del totale delle ore previste, tenendo presente che la modalità asincrona non può mai superare il 30% del totale delle ore previste”.

Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche: per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;

  1. per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
  2. per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
  3. per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.

Per favorire la realizzazione delle ore di FAD in asincrona, e per facilitare l’attuazione delle disposizioni sperimentali e transitorie di cui sopra, il CESC Project ha implementato la propria piattaforma di e-learning in moodle www.cescproject.org/elearning e l’ha resa accessibile ai formatori specifici dei suoi enti di accoglienza.

I moduli della formazione specifica verranno erogati agli operatori volontari in doppia tranche con il 70% delle ore entro 90 giorni dall’avvio del servizio ed il restante 30% delle ore entro il terzultimo mese.

Presentiamo di seguito i moduli di formazione specifica per gli operatori volontari, concernenti le conoscenze di carattere teorico – pratico correlate alle attività previste dal progetto e relative al settore e all’ambito specifico del progetto in cui sono impegnati durante il Servizio.

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo:

I moduli della formazione specifica, verranno erogati alle/agli operatrici/operatori volontarie/i, in doppia tranche con il 70% delle ore entro 90 giorni dall’avvio del servizio ed il restante 30% delle ore entro il terzultimo mese.

MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI

Modulo

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI CONTENUTI FORMATIVI

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)

-Presentazione dei contesti di intervento, delle comunità, degli enti partner e della loro mission.

-La rete di relazioni sui territori

-Elementi essenziali della Storia e della realtà sociale del Brasile; aspetti storici, politici, antropologici, culturali, economici

-Aspetti storici e culturali, la mission dell’ente partner, la rete di relazioni sul territorio

-Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo

-L’organizzazione del lavoro, dei servizi, delle attività e gli atelier in corso di realizzazione

–          Compiti e funzioni dell’Ente, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU

-L’educazione popolare e la pedagogia degli oppressi

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (20h)

-Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento.

-Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari.

– Approccio interculturale: intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi

-Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto

-L’apporto degli operatori volontari nella relazione con gli utenti dei servizi: bambini, adolescenti, donne vulnerabili

-L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto nei centri degli enti partner brasiliani (scuole dell’infanzia, centri ricreativi e artistici, centri giovanili)

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (20h)

La situazione dei minori in Brasile e nei contesti territoriale di realizzazione del progetto

– Criticità e problematiche della condizione femminile in Brasile

-Gli interventi a favore dei minori: percorsi educativi, professionalizzanti

-Le strutture e i servizi rivolti a bambini e adolescenti

-Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità negli interventi di presa in carico dei disabili e nelle attività di qualificazione dei percorsi di vita 

-La creazione e gestione di percorsi di formazione, aumento dell’autostima e empowerment

-Strumenti e metodi di intervento per l’integrazione e l’inclusione sociale

-Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari

-La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza

-Eventuale altro specifico del progetto

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con minori e donne (20h)

-Tecniche e metodologia del lavoro con minori e donne

-Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali

-Metodologie e strumenti di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione degli interventi

-Strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona

-Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona

-La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi

-I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto

-I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione

-La sicurezza come processo di miglioramento continuo

-Vincoli normativi come opportunità e non come freno per il processo lavorativo

-I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione)

-Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali

-Percezione del rischio e propensione al rischio

-Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio

-La gestione delle emergenze e delle criticità

 

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

 

TITOLO: 2023 Coltivare speranza: inclusione e sostenibilità in Brasile

 

OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

Il programma “2023 Coltivare speranza: inclusione e sostenibilità in Brasile” mira ai seguenti OBIETTIVI dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile:

  • Obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  • Obiettivo 5 Raggiungere l’uguaglianza di genere, per l’empowerment di tutte le donne e le ragazze
  • Obiettivo 15 Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese 

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Dal Lunedì al Venerdì: 9.30 – 13.00

14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486