SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “Fragilità e povertà nascoste 2023 Partecipazione, sostegno ed inclusione in Europa”

 

TITOLO DEL PROGETTO: INCLUDIAMO LE DIFFERENZE 

 

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Il presente progetto intende incentivare le attività di assistenza, educazione e formazione rivolte alle persone disabili dall’associazione partner AAPEI EPANOU, nel territorio francese della Grand Annecy, per migliorare l’inclusione e la partecipazione sociale.

L’intervento si svolge in contesti di scuole speciali, laboratori socio-occupazionali e residenze di vita, attraverso il supporto e il potenziamento dei servizi dedicati a minori, giovani e adulti con differenti disabilità, con il coinvolgimento di insegnanti, educatori e terapisti.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

 

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA: 

Nonostante la qualità della vita delle persone con disabilità in Francia sia in linea con gli standard degli altri Paesi europei, ci sono ampi margini di miglioramento e ambiti in cui la strada verso la piena inclusione è ancora lontana.

Secondo un rapporto presentato dall’Insee (l’Istat francese), oltre il 40% dei giovani francesi disabili dichiarava di essere stato almeno una volta vittima di discriminazione, percentuale otto volte superiore ai non portatori di handicap della stessa fascia di età. Un altro settore lacunoso per quanto riguarda i servizi destinati alle persone disabili, riguarda l’accessibilità delle strutture: nel paese sono accessibili poco più della metà delle scuole e il 42% delle linee di trasporto pubblico.

Rispetto alla scolarizzazione e al diritto allo studio, oltre 20mila ragazzi e ragazze disabili non hanno accesso al sistema scolastico francese. Per la scuola primaria il sistema francese prevede classi di integrazione scolastica (CLIS) che accolgono gli alunni con disabilità mentale, uditiva, visiva e motoria; l’insegnamento è adattato alle capacità e alla natura e importanza della disabilità degli alunni ed è collocato in scuole comuni e non speciali. Nel passaggio all’istruzione secondaria, gli alunni che presentano difficoltà scolastiche all’uscita della scuola primaria vengono accolti nelle sezioni di istruzione generale e professionale adattata (SEGPA). Esistono, inoltre, le cosiddette unità pedagogiche di integrazione (UPI), che sono destinate specificamente agli alunni con disabilità, al fine di assicurare la continuità dei percorsi educativi dalla scuola primaria alla secondaria degli alunni provenienti dalle CLIS, in modo che tali alunni possano continuare a fruire di un percorso scolastico adattato alle loro capacità.  Per gli alunni che hanno forme di disabilità grave esistono istituti specializzati, che dipendono sia dal Ministero dell’Educazione sia dal Ministero della Salute, che accolgono alunni dagli 11 ai 18 anni, ritenuti non in grado di frequentare gli istituti di istruzione ordinaria.

In Francia, la disparità retributiva tra lavoratori con disabilità e lavoratori normodotati ammonta mediamente a 2mila euro. Il 30% delle persone con gravi problemi intellettivi vive al di sotto della soglia di povertà, contro solo il 10% di quelli che hanno deficit dell’udito. Questa situazione, infine, è peggiorata dal fatto che anche la disoccupazione fra i disabili è molto più elevata della media. Senza un lavoro, infatti, sussidi e pensioni non bastano per arrivare alla fine del mese.

Bisogni rilevati e aspetti da innovare:

In base alla lettura e all’analisi dei bisogni promossa dal CESC Project in collaborazione con la propria rete di partner sul territorio, è emerso che le associazioni che gestiscono strutture che accompagnano persone con problemi mentali e psichici devono poter rispondere a necessità che sono in continua evoluzione e allo stesso tempo risolvere problemi quotidiani. Nei contesti socio-occupazionali con persone disabili è infatti difficile mantenere, sia per gli operatori che per gli utenti, una dinamicità dell’intervento che accresca l’interesse su quanto si sta facendo e funzioni da stimolo per il miglioramento dell’intervento.

Sono state quindi rilevate le seguenti tematiche emergenti, collegate a fabbisogni e aspetti da innovare:

  1. Nuove esigenze delle persone disabili: negli anni la popolazione si è evoluta e ci si confronta adesso con nuove problematiche quali rispondere ai bisogni delle persone autistiche (ASD) e più in generale al bisogno di posti di accoglienza sempre più crescente.
  2. L’integrazione: per poter avanzare in una direzione che permetta l’integrazione a tutti i beneficiari, è necessario sviluppare modelli di lavoro e accompagnamento che permettano di aprire al massimo le strutture e i servizi verso l’esterno.
  3. Il lavoro: i progetti dovranno trattare l’inserimento in azienda, il lavoro a tempo parziale e lo studio dei mercati più recettivi ad accogliere persone con disabilità.
  4. L’invecchiamento: i problemi che vanno delineandosi sono l’invecchiamento nel mondo lavorativo e in quello residenziale, l’invecchiamento delle persone disabili a domicilio presso genitori che a loro volta invecchiano, l’invecchiamento di persone con particolari tipi di handicap (Trisomia) la cui perdita d’autonomia diventa più marcata.
  5. La fluidità dei percorsi socio-riabilitativi e la presa in carico a tempo parziale: organizzare i percorsi di vita con la partecipazione delle persone con disabilità che permettano una maggiore dinamicità degli interventi in base agli eventi della vita.
  6. La qualificazione degli operatori del settore e il coinvolgimento della società civile: in particolare per gli operatori sociali e della cura alla persona ci sono i problemi della remunerazione oggi poco attrattiva e dell’organizzazione del lavoro complessa con pochi vantaggi accordati al settore.

ENTI DI ACCOGLIENZA:

AAPEI EPANOU (Association des amis et parents d’enfants inadaptés d’Annecy et ses environs): associazione nata nel 1969 e riconosciuta dalla legge 1901 sulle associazioni senza scopo di lucro, e pertanto abilitata a gestire strutture di tipo Medico-Sociale.

L’associazione aderisce all’UNAPEI (Union Nationale des Associations de Parents et Amis de Personnes Handicapées Mentales) il più importante coordinamento nazionale di organizzazioni che si occupano di disabilità mentale, ed opera in 5 aree della regione dell’Alta Savoia (Annecy, le Chablais, le Genevois, la Roche sur Foron et le pays du Mont Blanc) risultando la più significativa organizzazione nell’ambito dell’economia sociale e solidale dell’intero Dipartimento. L’AAPEI d’Annecy si compone di 15 unità tra operative e servizi, con 400 lavoratori a tempo pieno impiegati con e per 500 persone disabili e loro relative famiglie.

L’ESAT (Etablissement et Service d’Aide par le Travail) è una struttura medico sociale per persone disabili coinvolte in attività socio-educativee professionalizzanti finalizzate all’inserimento al lavoro. Per essere accolto un giovane deve avere almeno 20 anni e avere una capacità di lavoro inferiore ad un terzo rispetto a quelle delle persone valide. L’ammissione nella struttura avviene dopo uno stage e a seconda della disponibilità dei posti in comunità alloggio nel caso necessitino. Un contratto di sostegno è firmato tra la struttura e il lavoratore che definisce i diritti e doveri delle parti ed il tipo di attività che verranno svolte.

Un altro obiettivo dell’ESAT è quello di favorire uno sviluppo integrale della persona disabile e per questo il servizio può prevedere anche la possibilità di essere accolti in strutture residenziali di varia natura proprio per essere più adatte alle diverse esigenze. I foyer sono rivolti principalmente alle persone inserite negli ESAT mentre le altre strutture riguardano i disabili anziani o con handicap grave che hanno bisogno di maggiore assistenza.

Il settore minori (Complexe enfants & adolescents) è coinvolto soprattutto nei servizi dell’I.M.E. (Institut Médico-Educatif), con sostegno per la facilitazione nelle attività collegate ai seguenti istituti:

I.M.P. (Institut Médico–Pédagogique), un centro che accoglie giornalmente bambini e adoscelenti disabili (età dai 6 ai 16 anni).

I.M.PRO. (Institut Médico-professionnel), dove si accompagnano i giovani disabili dai 16 ai 20 anni e oltre di età verso il settore disabili adulti ed in particolare verso un foyer de vie (struttura residenziale) o un ESAT a seconda delle potenzialità individuali.

L’AAPEI-EPANOU ha progetti che sono realizzati in collaborazione con:

  • Lo stato centrale, come nel caso dell’ESAT (Etablissements et Service d’Aide par le Travail), dell’IME (Institut Médico Educatif) e del SESSAD (Service d’Education Spéciale et de Soins A Domicile).
  • Il Conseil Départemental per i foyers d’hébergement (centri d’accoglienza a bassa soglia e semi autonomi) ; foyers de vie (Comunità alloggio) ; foyers d’accueil médicalisés (Centro residenziale medico sociale); dispositifs d’appartements de soutien (strutture residenziali di sostegno) et SATHAV (Section d’Accueil Transitoire pour Travailleurs Handicapés Adultes Vieillissants) cioè strutture per i disabili che invecchiano.
  • Le famiglie attraverso gli assegni diretti dalla CAF (Caisse d’allocations familiale) per la gestione delle strutture di multi accoglienza a bassa soglia.

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Migliorare il livello di inclusione, partecipazione sociale e vita attiva delle persone disabili nel territorio della Grand Annecy, ed in particolare di quelle coinvolte dall’associazione AAPEI EPANOU, attraverso il sostegno dei servizi a loro dedicati e con il conseguimento di obiettivi specifici quali:

  • Potenziare i servizi di inclusione socio-occupazionale e lavorativa rivolti agli adulti disabili.
  • Fornire supporto relazionale e accompagnamento personalizzato per la qualificazione del percorso socio-educativo dei minori disabili.
  • Supportare i servizi delle comunità alloggio per la qualificazione del percorso di vita autonoma e integrazione sociale degli adulti disabili.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
AZIONE 1 : Sostegno ESAT Le Parleman e Rosa (sede di Annecy)

  • Supporto alla gestione ordinaria degli ESAT
  • Supportare l’organizzazione e la gestione dei laboratori socio-occupazionali, socio-lavorativi e socio-educativi
  • Collaborare alle attività artistico-creative e di carattere ambientale
  • Affiancare l’organizzazione degli eventi ricorrenti e occasionali
  • Incrementare l’elaborazione e gestione di materiali e contenuti informatici, video e di altri media
  • Provvedere alla programmazione e gestione di nuove proposte ricreative, formative, educative e culturali
  • Creare legami relazionali con i disabili, favorendo anche la conoscenza dell’Italia e della sua cultura.

AZIONE 2: Sostegno ESAT Ferme de Chosal (sede di Chosal)

  • Supportare l’organizzazione e la gestione delle azioni degli utenti nelle attività orticole e di giardinaggio e collaborare alla gestione delle attività di visita alla fattoria didattica e di mediazione con l’asino
  • Collaborare alle attività della cucina pedagogica “Gourmet Shop”
  • Supportare le attività di coltivazione e giardinaggio e di produzione di fiori
  • Supportare l’organizzazione dei laboratori creativi nel percorso Land Art

AZIONE 3: Sostegno Hébergements (entrambe le sedi)

  • Affiancamento agli operatori nel lavoro di sostegno alla frequentazione da parte degli utenti delle attività previste
  • Supporto agli operatori impegnati nelle attività socio-sanitarie
  • Collaborazione nella elaborazione e gestione delle attività ricreative e culturali (gite, vacanze…) e affiancamento agli operatori nella loro realizzazione
  • Affiancamento agli operatori nelle attività da essi gestite per favorire negli utenti la cura personale e contestuale
  • Partecipazione e supporto all’organizzazione dei pasti e delle attività comuni
  • Accompagnamento nelle uscite individuali e di gruppo
  • Partecipazione agli incontri e alle riunioni dedicate alla supervisione della gestione delle attività e della casa

AZIONE 4: Rafforzamento I.M.P. (sede di Annecy)

  • Aiutare gli educatori nella gestione dell’aula (preparazione materiali, gestione il registro delle presenze…) e collaborare alla programmazione e gestione dei percorsi didattici ed educativi
  • Supportare gli operatori nelle attività educative e formative con bambini e adolescenti disabili.
  • Supportare il personale nella gestione delle attività socio-riabilitative per i bambini autistici
  • Collaborazione all’organizzazione degli eventi ricorrenti e occasionali
  • Organizzazione e gestione di un laboratorio di lingua e cultura italiana

AZIONE 5: Rafforzamento I.M.PRO (sede di Annecy)

  • Supportare gli operatori nelle attività formative per adolescenti e giovani disabili.
  • Collaborare alle attività di promozione dell’autostima e dell’autonomia personale
  • Collaborazione all’organizzazione degli eventi ricorrenti e occasionali
  • Organizzazione e gestione di un laboratorio di lingua e cultura italiana

 

SEDI DI SVOLGIMENTO:

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

CESC Project

Via Enrico Giglioli 54

215293

8

 

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO ENTE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

CESC Project Francia

Rue de Moussy  3, Annecy

204440

4

CESC Project Francia Chosal

Route de l’Usile 98, Copponex

219328

4

 

POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:

Gli 8 operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari

Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Francia intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

Tramite telefonia fissa e mobile, fax, e-mail e Skype. Sia nelle sedi dei partners che nella comunità di residenza è presente la connessione ad Internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

In generale, per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:

– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;

– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;

– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;

– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio.

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte, quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute. Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi, fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
  • Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
  • Stile di vita essenziale
  • Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
  • Disponibilità a studiare individualmente la lingua francese qualora non la si conosca a fondo
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o da remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
  • Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.
  • Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari

Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari nella sede di Annecy.

Per quanto riguarda la sede di Chosal, gli operatori volontari dovranno tenere in considerazione che il contesto è più rurale e di conseguenza più isolato, caratterizzato dalla scarsità di mezzi pubblici per raggiungere la cittadina di Annecy per gli spostamenti nel tempo libero.

La formazione specifica (in Italia e in loco) e la presenza di personale locale facilitano l’acquisizione, da parte dei volontari, di comportamenti adeguati e consoni alle condizioni del contesto di realizzazione del progetto. Inoltre un’informazione puntuale, prima della partenza e continuativa in sede di realizzazione del progetto, abbasseranno notevolmente il verificarsi di eventi rischiosi.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

No.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.

La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD così come previsto dalle Linee guida per la formazione generale e specifica delle operatrici volontarie e degli operatori volontari in Servizio Civile Universale e per la formazione delle formatrici e dei formatori del 31 gennaio 2023.

Resta altresì inteso che gli enti sono organizzati per svolgerla anche secondo quanto previsto dalla Circolare del 31 gennaio 2023 recante “Disposizioni per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale – Criteri e modalità di valutazione” e cioè con il criterio che “la percentuale della formazione erogata on line in modalità sincrona e in modalità asincrona non potrà superare complessivamente il 50% del totale delle ore previste, tenendo presente che la modalità asincrona non può mai superare il 30% del totale delle ore previste”.

Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:

  1. per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
  2. per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
  3. per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.

Per favorire la realizzazione delle ore di FAD in asincrona, e per facilitare l’attuazione delle disposizioni sperimentali e transitorie di cui sopra, il CESC Project ha implementato la propria piattaforma di e-learning in moodle www.cescproject.org/elearning e l’ha resa accessibile ai formatori specifici dei suoi enti di accoglienza.

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo:

I moduli della formazione specifica, verranno erogati alle/agli operatrici/operatori volontarie/i, in doppia tranche con il 70% delle ore entro 90 giorni dall’avvio del servizio ed il restante 30% delle ore entro il terzultimo mese.

MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI

Modulo

Contenuti formativi

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)

-Aspetti storici e culturali, la mission dell’ente partner, la rete di relazioni sul territorio

-Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo

-L’organizzazione del lavoro, dei servizi, delle attività e gli atelier in corso di realizzazione

-Compiti e funzioni dell’Ente, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU

Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h)

-Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento.

-Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari.

-Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto

-L’apporto degli operatori volontari nella relazione con gli utenti dei servizi: minori e adulti disabili

-L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto nei centri diurni e nelle residenze di vita

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h)

-Gli interventi a favore della persona disabile: percorsi educativi, socio-riabilitativi, lavorativi, di vita autonoma

-Le strutture e i servizi rivolti a bambini, adolescenti e adulti disabili

-Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità negli interventi di presa in carico dei disabili e nelle attività di qualificazione dei percorsi di vita 

-La creazione e gestione di percorsi di inserimento scolastico, socio-occupazionale e lavorativo

-Strumenti e metodi di intervento per l’integrazione e l’inclusione sociale

-Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari

-La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza

-Eventuale altro specifico del progetto

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con le persone disabili (20h)

-Tecniche e metodologia del lavoro con minori e adulti con disabilità

-Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali

-Metodologie e strumenti di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione degli interventi

-Strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona

-Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona

-La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi

-I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto

-I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione

-La sicurezza come processo di miglioramento continuo

-Vincoli normativi come opportunità e non come freno per il processo lavorativo

-I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione)

-Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali

-Percezione del rischio e propensione al rischio

-Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio

-La gestione delle emergenze e delle criticità

 

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

TITOLO: FRAGILITA’ E POVERTA’ NASCOSTE 2023 PARTECIPAZIONE, SOSTEGNO ED INCLUSIONE IN EUROPA

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

  • OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti
  • OBIETTIVO 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni

 AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del paese

XIX Rapporto Cnesc 2018

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Dal Lunedì al Venerdì: 9.30 – 13.00

14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486