SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

PROGETTO: VOCI DI PACE

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: 

Il presente progetto prevede la realizzazione di azioni volte ad intercettare e stimolare la domanda di enti e cittadini relativa alle tematiche della pace e della civile convivenza tra le persone, con riferimento anche ai fenomeni della discriminazione razziale e di genere, e consolidare l’offerta di attività ad essa connessa in uno dei contesti culturali più fertili in Italia e nella città di Pisa ovvero quello relativo al La Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant’Anna e L’Università di Pisa.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi 

OBIETTIVO DEL PROGETTO: 

Obiettivo generale del progetto è promuovere attività sulle tematiche della pace, della convivenza civile, della discriminazione razziale e di genere, mediante interventi formativi e informativi rivolti a bambini, studenti e insegnanti nel territorio della provincia di Pisa.

Tramite l’obiettivo generale, e gli obiettivi specifici di seguito indicati, l’Ente intende portare a compimento il lavoro quotidiano con i più giovani e con gli insegnanti, avendo al centro lo sviluppo di relazioni positive con “gli altri”.

Obiettivi specifici:

  • Favorire nei giovani studenti la conoscenza di sé e dell’altro da sé, in un’ottica di rispetto e di civile convivenza;
  • Promuovere negli insegnanti la consapevolezza di poter essere per gli studenti un punto di riferimento educativo e relazionale, oltre che didattico;
  • Favorire la produzione e la divulgazione di strumenti didattici e formativi sui temi della pace e della relazione con “gli altri”.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Il CISP in questi anni, confrontandosi sui tavoli territoriali e/o lavorando in sinergia con enti del terzo settore, scuole ed Università, ha elaborato una strategia di intervento tale da articolare azioni e attività che abbracciano la problematica da un punto di vista multidimensionale: sociale, psicologico e socio- sanitario, che si declinano in azioni di progetto riguardanti gli operatori volontari in servizio civile.

Gli Operatori e le Operatrici del SCU prenderanno parte alle attività del Piano, secondo principi di gradualità, proporzionalità e attinenza delle attività al proprio ruolo di volontari, al grado di competenze di ingresso e sviluppate nel corso dell’anno e grado di specializzazione delle misure rispetto alle proprie capacità e conoscenze.

Nella logica del partenariato gli operatori volontari potranno essere impiegati, in maniera funzionale alla realizzazione del progetto, anche nelle sedi degli enti partner nei limiti indicati dalle Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale – DPCM 14/01/19.  

Il piano di comunicazione della sede richiede un’attività di coprogettazione e confronto di idee che vedrà direttamente coinvolti i volontari, a prescindere dal fatto che siano in possesso o meno di specifiche competenze tecniche. Gli operatori volontari di servizio civile verranno in ogni caso seguiti nell’apprendimento e gestione autonoma dei principali strumenti di comunicazione utilizzati.

Il CISP avrà cura di realizzare una gestione quotidiana del servizio civile che integri costantemente le attività svolte con i percorsi formativi, permettendo la comprensione e il collegamento anche delle attività più semplici con i temi culturalmente più complessi e valorizzando in ogni occasione la valenza formativa delle azioni previste nel progetto.

Le attività in cui saranno impiegati i volontari, coerenti a ciascuna azione del progetto, possono essere così individuate:

 Azione 1: Avvio del progetto, pianificazione dettagliata e avvio e team building del gruppo

 Partecipazione agli incontri di avvio progetto.

 Azione 2: Attività di networking piano di coinvolgimento del network associativo locale nelle

 attività del progetto

Partecipazione a stesura documenti di progetto e allestimento strumenti (stesura banche dati, mappature delle scuole, indirizzari, schede, ecc.). Collaborazione nella realizzazione dei prodotti comunicativi (testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web ecc.) Partecipazione a incontri con docenti e visita alle scuole. Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni, diffusione dei materiali ecc.).

Azione 3: Realizzazione dei kit didattici e informativi

Attività di segretariato del gruppo di lavoro attivato per la definizione dei moduli formativi (stesura verbali, sintesi del lavoro ecc.). Collaborazione nella realizzazione dei materiali divulgativi e didattici.

Azione 4: Implementazione degli incontri di formazione, informazione e sensibilizzazione nelle scuole, attività di sportello per consulenze e incontri nei territori

Supporto alle attività di segretariato e fronteggiamento della domanda di interventi dalle scuole; partecipazione alla ideazione e predisposizione di materiale informativo, schede e quaderni didattici; partecipazione alle attività di promozione del servizio di sportello tramite sito web e social network; supporto all’attività di segreteria per calendarizzazione degli appuntamenti; supporto alle attività di orientamento sui bisogni formativi e sui possibili percorsi; supporto alle attività di progettazione di interventi formativi specifici in base all’utenza; supporto al monitoraggio del percorso formativo durante lo svolgimento; affiancamento agli operatori nelle attività informative e formative per studenti, bambini e insegnanti, in presenza e a distanza.

Azione 5: Chiusura del progetto

Partecipazione a incontri di chiusura progetto.

Tutte le attività degli operatori volontari si possono svolgere in presenza ma è possibile prevedere che una parte di esse siano realizzate, non nelle sedi di attuazione del progetto, ma “da remoto” attraverso adeguati strumenti in possesso dell’operatore volontario e/o forniti dall’ente.

Questa modalità potrà essere attivata in situazioni di emergenza che non consentano l’operatività presso le sedi o per altre opportunità di servizio e il suo utilizzo non andrà mai oltre il 30% del totale delle ore di servizio corrispondenti a circa 340 ore annue.

PRESENTAZIONE DEGLI ENTI DI ACCOGLIENZA E DELLE SEDI PRINCIPALI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

L’Università di Pisa – tramite il CISP – si attesta ormai come polo centrale di interesse nell’ambito delle attività di documentazione e studio dei processi di pace in quanto Centro di Coordinamento nazionale della Rete delle Università italiane per la Pace (RUniPace), nata nel 2019, su stimolo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Ad essa aderiscono gli Atenei che ispirano la propria azione ai principi fondamentali della Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite, dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea, dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, del Consiglio d’Europa, ed opera per promuovere nelle giovani generazioni: 

  • il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali 
  • la fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana 
  • l’obbligo di cooperare al fine del mantenimento della pace e della prevenzione delle minacce alla pace 
  • il contrasto alle diseguaglianze e alla povertà.

La missione di RUniPace è quella dunque di promuovere – all’interno e all’esterno della comunità universitaria – la riflessione sulla responsabilità sociale di tutte le discipline e l’attenzione alla costruzione e al consolidamento della pace con mezzi pacifici come vocazione costitutiva dell’Accademia e come perno delle attività di ricerca, didattica, formazione e terza missione. RUniPace crede nella nonviolenza come approccio alla risoluzione dei conflitti, per costruire una cultura del dialogo, del rispetto, dell’inclusione, della solidarietà e della condivisione, in attuazione dei principi costituzionali e dei principi internazionali di dignità della persona, libertà, giustizia e democrazia. 

In quest’ottica, va sottolineata l’importanza dei rapporti intessuti con il territorio, inteso in senso ampio, interlocutore privilegiato per la promozione dell’educazione alla pace, della tutela dei diritti umani e della promozione di valori quali impegno e consapevolezza civile, solidarietà, partecipazione. 

A tal fine il CISP ha promosso il CISSC un centro interuniversitario Studi Servizio civile, finalizzato alla promozione della ricerca e della formazione relative al servizio civile, con l’intento di favorire la crescita di questa forma di cittadinanza attiva che si presenta sia come formidabile strumento di promozione della solidarietà e dell’impegno sociale dei giovani, sia come forma di difesa civile non armata e nonviolenta alternativa a quella militare. 

Il CISSC offre ai suoi destinatari: 

  • elaborazione scientifica in materia di servizio civile e più in generale sulle tematiche della difesa, sia in ambito nazionale che internazionale, con particolare riferimento ai profili giuridici, istituzionali e gestionali; 
  • un punto di riferimento nazionale sia nei confronti delle Università che delle organizzazioni (anche straniere ed internazionali) che operano nel settore del servizio civile e più in generale sulle tematiche della difesa civile; 
  • un servizio di consulenza ad enti pubblici e privati sulle tematiche sopra indicate, principalmente sui profili giuridici ma anche nella dimensione progettuale e gestionale; 
  • la gestione e la realizzazione di attività di formazione;
  • monitoraggio dello svolgimento dei progetti di servizio civile e l’offerta di efficaci parametri di valutazione. 

Nel 2019 si è avviata la collaborazione del CISP con il Centro Universitario Sportivo (CUS) con il percorso, pensato per i minori frequentanti i centri estivi, “Giochi di pace”: attività ludiche di gruppo per sviluppare cooperazione, fiducia e rispetto reciproco nello sport e nella vita quotidiana. 

TOTALE POSTI DISPONIBILI: 4 POSTI DISPONIBILI SENZA VITTO E ALLOGGIO 

ENTE DI ACCOGLIENZA

CISP – Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell’Università di Pisa

INDIRIZZO: Via del Collegio Ricci 10 COMUNE: Pisa CODICE SEDE: 153323 N.VOLONTARI: 4

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche alle specifiche e saltuarie attività progettuali, di co-progettazione e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio. 

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

Agli operatori volontari si richiede pertanto:

– Flessibilità oraria, disponibilità all’eventuale turnazione e comunicazione con congruo anticipo (almeno 48h) della richiesta dei giorni di permesso,

– Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (in quest’ultimo caso con i recuperi previsti dal regolamento);

– Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione

– Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connessi alla partecipazione al progetto

– Predisposizione alle attività con l’utenza

– Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio

– Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente

– particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio

– disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti

– disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

– disponibilità, eventuale ma non vincolante, a mettere a disposizione dell’ente di assegnazione un automezzo di sua proprietà, e rilascio all’ente medesimo di una dichiarazione di porsi alla guida del proprio automezzo durante l’orario di svolgimento del servizio, con le modalità e nei limiti concordati con l’ente. In questo caso l’ente, stipulerà una polizza aggiuntiva per rischi non coperti dall’assicurazione stipulata dal Dipartimento (ad esempio una polizza Kasko).

Come previsto dal contratto di servizio civile la partecipazione alla formazione generale e specifica è obbligatoria e pertanto non sarà possibile prendere permessi durante quelle giornate.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto.

Gli enti attuatori e le sedi di accoglienza si rendono disponibili a fornire, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, tutte le informazioni necessarie per mettere in condizione il candidato di compiere una valutazione adeguata e consapevole su quali sono le caratteristiche del progetto per cui sta presentando la propria candidatura.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:  sono pubblicati sul sito www.cescproject.org 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da un ente soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. 

L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Tutti gli operatori volontari impiegati nel presente progetto riceveranno la stessa formazione specifica in ordine ai moduli previsti dal processo formativo fatte salve per specifiche attività differenti evidenziate nella tabella che segue o insorgenti in sede di avvio o attuazione del progetto anche a seguito delle attività di monitoraggio previste.

Si prevede che alcuni moduli possano essere svolti anche in remoto (sempre con una percentuale al di sotto del 50% del totale delle ore previste) attraverso sistemi informatizzati di Didattica a distanza al fine di facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i volontari in simultanea e/o garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro qualora non fosse possibile realizzare le attività formative previste in presenza.

MODULI:

-Modulo 1: Presentazione dell’Ente ospitante i volontari in Servizio Civile (5 ore)

-Modulo 2: Costruzione e gestione dei progetti (10 ore)

-Modulo 3: Educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile (35 in e – learning)

-Modulo 4: Didattica per l’educazione alla pace e ai diritti (14 ore)

-Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori                   volontari in progetti di Servizio Civile Universale (8 ore)

PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: 

“Reti per la pace: Educazione, diritti e sostenibilità in agenda”

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

OBIETTIVO 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni

OBIETTIVO 16: Pace, giustizia e istituzioni forti

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA: 

Promozione della pace e diffusione della cultura dei diritti e loro tutela, anche per la riduzione delle ineguaglianze e delle discriminazioni.

 TOTALE POSTI DISPONIBILI PER GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’ DI NATURA ECONOMICA: 1 POSTO DISPONIBILE SENZA VITTO E ALLOGGIO

Giovani con minori opportunità

Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia individuata 

  1. Autocertificazione ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000
  2. Certificazione. Specificare la certificazione richiesta

Giovani con difficoltà economiche.

Le difficoltà economiche sono desumibili da certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro.

Non è ammessa l’autocertificazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.

Il candidato dovrà presentare il documento che attesti il requisito richiesto valido alla data di presentazione della domanda.

Il progetto prevede l’attivazione di 1 posizione riservata a giovani con difficoltà economiche nella sede unica di realizzazione (su un totale di 4 operatori volontari).

PER INFORMAZIONI 

E-mail: infobando@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00

Martedì – Giovedì: 14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486