Brasile    

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

TITOLO DEL PROGETTO: L’INCANTO DELL’INCONTRO TRA ARTE E AMBIENTE

 

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Settore: G – Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Area: 4 – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.

 

DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI

 

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO: Il progetto “L’incanto dell’incontro tra arte e ambiente”, agendo in contesti periferici la cui popolazione sperimenta quotidianamente una vita ai margini, intende realizzare azioni di educazione e formazione, in particolare attraverso la promozione culturale e artistica e l’educazione ecologica, a vantaggio di minori, giovani e donne.

Il progetto si realizza nello stato brasiliano di Rio de Janeiro, e in particolare in tre sedi così localizzate:

STATOREGIONECITTA’/MUNICIPIOLOCALITA’/QUARTIERE
Rio de JaneiroRegione MetropolitanaRio De JaneiroPaciência
Duque De CaxiasJardim Primavera
MagéSuruí

Contesto territoriale

Situato nella regione sud-est del Brasile, lo stato di Rio de Janeiro è un territorio molto popolato rispetto alla media di tutto il Brasile. La Regione Metropolitana, in cui si colloca la città di Rio de Janeiro,

è una delle zone più industrializzate del paese. Una simile ricchezza ha attirato e continua ad attirare migranti da tutti gli altri stati brasiliani, tant’è che la sola città conta oltre 6 milioni di abitanti (in buona parte provenienti da altre regioni) molti dei quali vivono ammassati in uno dei luoghi più densamente popolati del pianeta ed anche dei più problematici: la povertà, la disoccupazione e l’eccesso di popolazione acuiscono la mancanza di scuole, assistenza medica e lavoro; tossicodipendenza e violenza sono endemici, così come la corruzione e la brutalità dei trafficanti e della polizia.

PACIÊNCIA

Paciência è un quartiere di classe medio bassa della zona ovest del municipio di Rio de Janeiro. E’ attraversato dalla Avenida Brasil, la principale via d’accesso al centro della città e da un’altra importante via di trasporti urbani che lega la zona ai quartieri limitrofi di Santa Cruz e Campo Grande. I treni della stazione metropolitana, che permettono uno spostamento diretto al centro della città di Rio sono usati in particolar modo da pendolari che raggiungono il posto di lavoro, oltre che dagli studenti universitari. Molti abitanti nel quartiere di Paciência infatti hanno lavoro al di fuori della propria residenza, per questo si spostano continuamente. Al di fuori delle due vie precedentemente nominate, la periferia di Paciência ha avuto un minore incremento del benessere socio-economico. Dagli anni ’60 in poi, l’espansione urbana si è sviluppata in maniera irregolare nelle zone commerciali con la costruzione di abitazioni e negozi, e nelle zone periferiche l’edilizia è spesso abusiva ed arrangiata. Le zone vicine sono distretti industriali, cresciuti in particolar modo negli ultimi anni, grazie ad investimenti di aziende private nazionali e di multinazionali. L’Indice di Sviluppo Umano di Paciência è di 0,751, ossia alla 112º posizione tra 126 regioni analizzate nella città (dati Atlante di Sviluppo Umano del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo).

La città di Rio è direttamente circondata dalla Baixada Fluminense, una parte pianeggiante della Regione Metropolitana che si estende parallelamente alla costa, in cui si concentrano i 4/5 degli abitanti dello stato. L’aerea della Baixada è caratterizzata da un’urbanizzazione disordinata e la maggior parte della popolazione è a forte rischio di degrado sociale, il 20% degli abitanti riceve meno di un salario minimo. Il flusso demografico causato dalla capacità di attrazione di Rio infatti, ha provocato nel tempo la dislocazione della popolazione a basso reddito nelle aree periferiche, e in questo processo si è assistito al progressivo addensamento demografico dei municipi della Baixada che si sono costituiti come “città dormitorio”, carenti di infrastrutture urbane e di servizi pubblici.

DUQUE DE CAXIAS – JARDIM PRIMAVERA

Il municipio di Duque de Caxias, che dista 40 km dal centro di Rio de Janeiro, è il più popolato della Baixada Fluminense, il terzo più abitato dello Stato di Rio de Janeiro e il diciottesimo con più abitanti del Brasile. Dagli anni ’40 del ‘900 il municipio è andato progressivamente perdendo le sue caratteristiche di comunità agricolo-rurale per svilupparsi come uno dei “parchi industriali” più importanti dell’intero Brasile, soprattutto nel settore petrolchimico e in quello metallurgico, plastico, immobiliare e tessile. Questo processo di industrializzazione ha portato nell’arco di un ventennio al triplicarsi della popolazione residente, attraverso un processo di urbanizzazione disordinato, con occupazione indiscriminata del suolo e nascita di quartieri popolari. A questa immissione di ricchezza è corrisposto in minima parte un reinvestimento sul territorio che continua a soffrire la mancanza di adeguati servizi sanitari, sociali ed urbanistici.

Nel quartiere Jardim Primavera, territorio di intervento del progetto, vivono oltre 70mila persone. L’offerta di asili pubblici rispetto ai potenziali utenti è molto scarsa, per i minori in età prescolare (da 4 a 6 anni) è presente all’incirca una scuola dell’infanzia ogni 700 bambini e tenendo anche conto del fatto che un restante 30% di bambini nella stessa fascia etaria non frequenta alcuna struttura educativa si arriva ad una media di un asilo ogni 1.250 bambini.

L’innalzamento del tasso di abbandono scolastico in età adolescenziale trova giustificazione nel fatto che molti ragazzi e ragazze iniziano a lavorare molto giovani, spesso per aiutare le loro stesse famiglie. Risulta che già nella fascia d’età tra i 12 e i 14 anni, lavora il 12% dei ragazzi di Jardim Primavera, e ci sono buoni motivi per credere che le percentuali calcolate in realtà non ci offrano uno spaccato reale del problema, perché prendono in considerazione i minori che abbandonano la scuola per lavorare ma non quelli che continuano a frequentarla (o quantomeno risultano iscritti) e al contempo lavorano. Connesso a questa situazione è sicuramente il problema delle gravidanze precoci, molto preoccupanti nell’area.

MAGÉ – SURUÍ

Il municipio di Magé si trova nel fondo della Baia di Guanabara, in una delle zone più periferiche della Baixada Fluminense, e negli ultimi anni ha subito notevoli trasformazioni sociali e ambientali dovuti all’avanzare del processo di urbanizzazione. Magé è una delle città più antiche dello stato di Rio de Janeiro, fondata nel 1556, appena un anno dopo la città di Rio. Tutto il territorio municipale è caratterizzato da ricche risorse naturali e qui si localizza un’importante parte della storia del Brasile. Nel periodo coloniale era attraversata da tutte le ricchezze estratte all’interno del paese che arrivavano alla capitale per imbarcarsi verso l’Europa. E’ qui che venne costruita, nel 1854, la prima ferrovia del Brasile e in questa stessa regione si produceva la gran parte delle derrate alimentari dell’impero.

Il distretto di Suruì è caratterizzato da un’unità economica, sociale ed ambientale molto particolare ed è attraversato dal fiume Suruì, uno dei più importanti fiumi del territorio che sfocia nella baia di Guanabara. La popolazione del distretto è costituita in gran parte da famiglie a basso reddito e registra sacche di miseria sparse nel territorio. Le persone di questo distretto valorizzano poco il patrimonio storico-culturale locale e la sua ricchezza ambientale, proiettando tutte le aspettative verso la città di Rio. La piccola cittadina di Suruì è abitata da circa 20.000 abitanti, gran parte dei quali vive di espedienti o lavora nel centro di Rio verso cui si disloca quotidianamente. In generale in tutto il territorio di Suruì si registra una forte carenza di servizi di base, con particolare riferimento a servizi idrici e sanitari, ma anche per quanto riguarda servizi sociali e culturali nella regione l’offerta è molto bassa.

Criticità rilevate e sfide sociali

Descriviamo le principali criticità rilevate nel contesto, alle quali si collegano le sfide sociali che il progetto affronta.

LA VIOLENZA CONTRO LA GIOVENTÙ

Se nelle ultime decadi il Brasile è riuscito a ridurre la miseria ed espandere i programmi sociali, l’assenza più evidente da questa agenda del progresso riguarda la sicurezza pubblica che non è stata assunta come priorità da nessun governo a seguito della ri-democratizzazione del paese, se non attraverso una corpo di polizia fortemente militarizzato.

Negli ultimi anni il tasso della violenza omicida nel paese è estremamente preoccupante, in particolare rispetto alle morti giovanili. Gli omicidi infatti sono oggi in Brasile la principale causa di morte dei giovani tra i 15 ed i 24 anni e colpiscono principalmente giovani neri di sesso maschile, abitanti delle periferie e delle aree metropolitane dei centri urbani.

Se consideriamo che un terzo della popolazione brasiliana è stato almeno una volta vittima di violenza (“Relatório do Desenvolvimento Humano” UNDP 2009/2010), e che l’esposizione alla violenza porta alla sua “normalizzazione”, ci rendiamo anche conto di come tutto ciò possa riflettersi sullo sviluppo morale di bambini ed adolescenti, rendendoli più propensi ad adottare comportamenti a rischio e quindi avvicinandoli al reclutamento nella microcriminalità e nel mercato degli stupefacenti.

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Anche se si assiste ad un generale miglioramento delle condizioni delle donne e ad una maggiore emancipazione nelle fasce più benestanti della popolazione, restano molto preoccupanti i dati relativi alle violenze domestiche. Nel 1985 il Brasile è stato il primo paese a introdurre l’esistenza di stazioni di polizia strutturate specificatamente per trattare casi di violenza contro le donne; nel 2003 il governo federale ha creato una Segreteria Speciale di Politiche per le donne e, nel 2006, ha approvato la Legge “Maria da Penha” che criminalizza la violenza domestica (dal nome di una donna originaria del Parà il cui caso è divenuto simbolico della negligenza e inefficacia del sistema giuridico dello stato). Questi progressi nella ricerca di soluzioni utili alla protezione delle donne in situazioni di rischio non si sono però tramutati in effettive misure di miglioramento della loro realtà di vita e uno dei principali motivi di questa disparità rispetto a quanto promesso dalla legislazione è dovuto alla incapacità del potere pubblico di affrontare le problematiche profondamente radicate nel sistema di giustizia criminale.

L’EDUCAZIONE DEI MINORI E DELLE DONNE

Nel 2016 una nuova misura politica per lo sviluppo della prima infanzia, il “Programma bambino felice”, è stata inclusa nelle politiche nazionali di assistenza sociale, allo scopo di promuovere lo sviluppo integrale dei bambini, considerando le loro famiglie e contesti di vita, e di spezzare il ciclo perverso nel quale incidono la malnutrizione e la povertà, compromettendo il futuro di generazioni.

Analizzando infatti la situazione nel campo dell’educazione e dell’istruzione, i dati sull’abbandono scolastico sono ancora preoccupanti (fonte INEP- Instituto Nacional de Estudos e Pesquisas Educacionais): su 100 alunni brasiliani che iniziano la scuola iscrivendosi al 1° anno, solo 5 di loro concludono l’Ensino Fundamental, che dura 9 anni e corrisponde alle nostre scuole elementari e medie. Il Brasile presenta tassi elevati di matrimoni infantili e gravidanze precoci, tutti fattori che lo collocano come uno dei paesi che più impongono barriere all’empowerment femminile, privando le donne di opportunità. Condizioni simili generano conseguenze negative per l’accesso e il completamento della formazione scolastica. Una seconda iniziativa è stata la creazione del Comitato intersettoriale delle politiche pubbliche per la prima infanzia, nel 2017, con la finalità di assicurare l’articolazione di azioni destinate alla protezione e alla promozione dei diritti dei bambini raccordando l’area della salute, dell’assistenza sociale, dell’educazione, delle politiche culturali, per sviluppare azioni di formazione e educazione permanente destinate alle madri, i bambini e le loro famiglie.

RISORSE NATURALI

Negli ultimi anni la crescente industrializzazione della regione metropolitana di Rio de Janeiro ha determinato e continua determinando un processo di urbanizzazione incontrollato, fonte di aumento delle criticità sociali e ambientali del territorio e di serio rischio per l’equilibrio ecologico della regione.

E’ necessario pertanto conciliare l’intervento sociale con quello ambientale attraverso attività di educazione e sensibilizzazione alla conservazione dell’ecosistema e delle ricchezze naturali del paesaggio.

Alla luce dei dati contestuali fin qui descritti, emerge in modo significativo l’urgenza di proporre un intervento che insista sulla popolazione maggiormente a rischio nelle 3 diverse sedi di progetto: minori e donne che abitano in comunità periferiche, nelle quali l’offerta ricreativa e culturale scarseggia e quando è presente va potenziata, e dove le strutture dei partner locali rappresentano risorse fondamentali.

Destinatari del progetto

Consideriamo i seguenti destinatari diretti, distinti in base alle sedi di attuazione.

Nella sede di Jardim Primavera – Duque de Caxias:

  • 60 bambini accolti nella casa d’accoglienza São Gabriel e nell’asilo Santa Clara
  •  300 adolescenti all’interno delle attività sostenute nella Sede del Projeto Luar
  • 30 donne (10 del progetto Arte Mãe e 20 del progetto Mães em Movimento)

Nella sede di Paciência, nel territorio della zona ovest del municipio di Rio de Janeiro

  • 200 adolescenti e giovani tra i partecipanti alle attività del Polo del Projeto Luar e del Terrazzo delle Arti
  • 50 donne che formano il gruppo della Bella Età e frequentano le attività di espressività corporea e gli incontri formativi

Nella sede di Magé:

  • 100 bambini e ragazzi coinvolti nelle attività ludico-ricreative e di educazione ecologica della Scuola Dimostrativa e del centro “Michele Carrara”
  • 15 donne che frequentano i corsi settimanali della Casa della Delicatezza e gli incontri periodici del centro di “Michele Carrara”
  • 30 minori che frequentano le attività ricreative nello spazio centro di “Michele Carrara

Si considerano inoltre le famiglie e l’intera popolazione residente nelle comunità sedi di progetto come beneficiari indiretti dell’intervento proposto.

Precedente esperienza dell’ente presso cui si realizza il progetto nel Paese

Il Brasile è il paese, in cui, nel 2003, si è svolto il primo progetto di servizio civile all’estero in partenariato con la Sociedade Cultural Projeto Luar. Grazie al lavoro svolto in oltre 15 anni possiamo affermare che quando si parla di servizio civile in Brasile il CESC Project è uno degli enti più accreditati per raccontarne la storia e delinearne le prospettive. I primi 5 progetti di servizio civile (2002-2007) sono stati realizzati appunto con il partner locale Projeto Luar di Rio de Janeiro ma a seguito della positiva esperienza si è pensato gradatamente di allargare la platea dei partenariati, a partire dall’area della periferia di Rio. Parallelamente, fin dalle prime esperienze di servizio civile in Brasile, il CESC Project ha cercato di costruire relazioni istituzionali con l’Ambasciata brasiliana in Italia e con il governo brasiliano per accompagnare iniziative di ricerca e costruzione di esperienze di servizio civile brasiliano.

Il CESC Project ha inoltre sviluppato in questi anni una profonda esperienza di gestione di attività di assistenza, educazione e promozione culturale in Brasile, anche attraverso la cooperazione internazionale. In particolare nel 2007 ha avuto funzione di co-promotore in una microazione di cooperazione decentrata dal titolo “Solidarietà tenerezza dei popoli” che ha avuto come partner locale in Brasile il Projeto Luar e come ente attuatore l’associazione Comunità Gruppo ’78 di Volano (TN) ed ha sviluppato azioni di animazione, formazione e avvio di micro-impresa sociale, con destinatari minori, donne in difficoltà e persone disabili. Nel 2013 con il contributo della Provincia Autonoma di Trento è stata realizzata una nuova microazione di cooperazione decentrata dal titolo “Sapienza antica e tecnologia moderna. Percorsi per l’inclusione sociale delle persone con disabilità” volta a sostenere e implementare le attività del Projeto Luar in Brasile con gli alunni che partecipano al gruppo Luar Sem Limites, per promuovere l’integrazione e l’autonomia dei giovani disabili.

Nel 2012, sempre in collaborazione con la Sociedade Cultural Projeto Luar, ha realizzato il progetto “RomaRio – Reti giovanili per nuove forme di sussidiarietà”, co-finanziato dal Ministero della Gioventù attraverso un Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione di percorsi di arricchimento curriculare ed approfondimento linguistico e professionale all’estero per giovani residenti in Italia e, al contempo, in Italia per giovani italiani residenti all’estero.

Inoltre, il CESC Project ha partecipato al programma sperimentale della Regione Lazio “Torno Subito”, rivolto a giovani universitari e laureati, di sostegno ad interventi di politica attiva attraverso percorsi formativi o di work experience internazionali/nazionali e successivo reimpiego delle competenze nel territorio regionale. Diversi giovani che hanno svolto servizio civile con il nostro ente hanno partecipato attraverso la nostra rete di enti partner nel Lazio e, in Brasile, ritornando con un progetto perosnale presso le sedi di Duque de Caxias e Magé.

Partner esteri

1. SOCIEDADE CULTURAL PROJETO LUAR è una Ong con sede nel municipio di Duque de Caxias (RJ), che iniziò le sue attività agli inizi degli anni ‘90 all’interno di una chiesa del quartiere Jardim Primavera coinvolgendo nelle sue lezioni di danza pochi bambini della comunità. Attualmente si contano circa 1.000 tra bambini, adolescenti e giovani includendo il Polo di Paciência, che è quello più attivo e frequentato.

L’attività principale del Projeto Luar è di prevenzione all’abbandono della comunità d’origine, utilizzando il potere aggregante dell’arte per rinforzare e rinnovare i vincoli con la comunità e con la famiglia e di “formazione di formatori”, coinvolgendo sempre più destinatari. I professori di danza e gli educatori del progetto provengono infatti dalle stesse comunità del quartiere. Questa azione viene realizzata offrendo gratuitamente anche corsi settimanali di acrobazia, giocoleria, teatro, aprendo una piccola biblioteca e videoteca alla comunità, usando la propria sala per rappresentazioni settimanali teatrali, di danza e video, tanto da ottenere il riconoscimento del Projeto Luar come “Punto di Cultura Statale” dello Stato di Rio de Janeiro, per gli sforzi fatti e i contributi offerti nello sviluppo di una cultura migliore e più vicina alla popolazione carente e alle associazioni territoriali che lavorano in tal senso.

In particolare si è avviato il laboratorio Arte Mãe rivolto a un gruppo di donne che si incontra per creare una produzione artigianale e sartoriale, stimolata dalla valorizzazione dell’autostima e dal potenziamento delle proprie capacità e finalizzata alla generazione di reddito e il gruppo Mães em Movimento per valorizzare l’identità femminile e l’espressività corporea.

Nell’ambito della tutela dell’infanzia il Projeto Luar collabora con la Diocesi del Municipio, che sostiene la gestione e la formazione d’equipe di due strutture d’accoglienza che funzionano come scuole per l’infanzia: la Casa d’accoglienza São Gabriel (quartiere Bom Retiro) e la creche Santa Clara (quartiere Saracuruna) che assistono bambini denutriti e malnutriti fino ai 3 anni d’età.

Anche nel Polo di Paciência la danza è la spina dorsale ma parallelamente si sviluppano altre attività artistiche e culturali, come laboratori di capoeira, lettura e musica, corsi di teatro e di lingue straniere. Nel 2006 all’interno del Polo è nato il gruppo Bela Idade per migliorare il benessere fisico e l’autostima di un gruppo di donne, organizzando attività che sviluppano la coordinazione motoria ed il senso del ritmo e incontri di promozione della salute e dell’empowerment femminile.

2. ÁGUA DOCE-SERVIÇOS POPULARES è una OSCIP, Organizzazione della società civile di interesse pubblico, che nasce in Brasile nel 2001 con l’obiettivo principale di contribuire all’espansione della coscienza umana per lo sviluppo di comunità sostenibili e la creazione di una società globale in grado di preservare l’ambiente e la comunità di vita planetaria, di garantire i servizi sociali di base per tutti e di promuovere un’economia attenta ai bisogni umani. Per il raggiungimento di questo obiettivo Água Doce ha sviluppato il programma “Surui 2050”, che intende implementare il concetto della sostenibilità e i principi della Agenda 21, scaturita dalla Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, in forma congiunta con la popolazione residente nella comunità. L’azione di Agua Doce, quindi, cerca di conciliare l’intervento sociale con quello ambientale attraverso attività di educazione e sensibilizzazione rivolte soprattutto a bambini e a donne, e si realizza principalmente nelle seguenti strutture territoriali.

La Scuola dimostrativa si trova nel centro del piccolo paese di Suruì ed è uno spazio dove vengono svolte diverse attività sociali, educative e ricreative rivolte alla comunità e dove si cerca di sperimentare il concetto di sostenibilità della Agenda 21 attraverso una proposta educativa esperienziale e dimostrativa (laboratori di arte, capoeira, culinaria e attività ludiche per ragazzi). Nella scuola tutto ciò che si impara viene vissuto nella pratica e la proposta pedagogica si ispira alla alfabetizzazione ecologica. Più recentemente si è potenziata la proposta della scuola attraverso la creazione di un orto didattico e comunitario. Il Centro di educazione infantile Michele Carrara si trova nel quartiere di Parada Angelica dove nello spazio di una ex scuola e vi si realizzano attività ludiche per bambini e laboratori di cura del sé per le donne. Entrambe le strutture si trovano.

 

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

L’obiettivo del progetto consiste nel miglioramento del livello educativo, culturale e di integrazione sociale delle persone in situazione di vulnerabilità coinvolte nelle realtà educative delle sedi di accoglienza. Alla luce dei dati contestuali fin qui descritti, emerge in modo significativo l’urgenza di proporre un intervento che insista sulla popolazione maggiormente vulnerabile nelle 3 diverse sedi di progetto: minori e donne che abitano in comunità periferiche, nelle quali l’offerta ricreativa e culturale scarseggia e quando è presente va potenziata, e dove le strutture dei partner locali rappresentano risorse fondamentali per i territori.

Azione EDUCAZIONE INFANTILE

Obiettivo specifico: Incrementare le ore di servizio erogate dalle strutture educative dei due asili della sede di Duque de Caxias

Attività:

  • Cura dei bambini accolti nelle strutture
  • Realizzazione di attività ludico-ricreative

Azione PROMOZIONE ARTISTICA E EDUCAZIONE AMBIENTALE

Obiettivo specifico: Potenziare e diversificare le attività socio-educative offerte nella sede operativa del Projeto Luar a Duque de Caxias; nel Terrazzo delle arti nel Polo di Paciência; nella Scuola dimostrativa di Magé.

Attività:

  • Incremento delle attività svolte nelle sedi di progetto (laboratori artistici e corsi formativi: laboratorio di lettura e biblioteca, attività espressive, educazione ambientale, artigianato, culinaria, corsi di lingua) che aumentino le opportunità culturali e ricreative per i giovani
  • Supporto nell’organizzazione di iniziative culturali e nell’allestimento di eventi, feste e mostre annuali delle varie attività
  • Realizzazione di attività di animazione territoriale e partecipazione comunitaria che favoriscano il protagonismo dei minori che frequentano le strutture

Azione FORMAZIONE ADULTA

Obiettivo specifico: Implementare il supporto alle attività formative e di promozione culturale rivolte alle donne nelle 3 sedi di progetto

Attività:

  • Sostegno ai laboratori artigianali, sartoriali, espressivi
  • Supporto ai corsi di alfabetizzazione
  • Promozione di incontri di promozione della salute e rieducazione alimentare, e di iniziative culturali

 

ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Attività del progetto

Attività previste per i giovani del SCUSedi
Supportare la cura dei bambini e proporre attività ludiche e educative
  • Accogliere i bambini all’arrivo nella struttura
  • Collaborare con le maestre e gli educatori nelle attività proposte durante la mattinata
  • Proporre attività motorie e ludico-relazionali e di educazione ambientale
  • Organizzare attività educative rivolte allo sviluppo del linguaggio e dell’espressività creativa
Duque de Caxias
Rafforzare le attività e i corsi delle strutture
  • Accogliere gli adolescenti e i giovani nella struttura all’arrivo
  • Aiutare gli educatori e gli educatori nel tenere i contatti con le famiglie
  • Aiutare gli educatori nella gestione dell’aula e nella preparazione dei materiali
  • Studiare eventuali nuove proposte ricreative, educative e culturali
  • Provvedere alla programmazione e gestione di nuovi corsi e laboratori
  • Promuovere l’offerta dei corsi e laboratori

Duque de Caxias

Paciência

Magé

Supportare l’organizzazione e l’allestimento di eventi, feste, e delle mostre annuali delle varie attività
  • Contribuire all’allestimento delle scenografie, degli spazi e dei materiali
  • Aiutare nella preparazione delle rappresentazioni
  • Aiutare nella preparazione dei ragazzi durante lo svolgimento delle mostre, degli eventi e delle feste
  • Aiutare nell’accoglienza e nella gestione dei partecipanti
  • Contribuire alla registrazione dell’evento e alla raccolta del materiale prodotto (fotografie, filmati,…)

Duque de Caxias

Paciência

Realizzare nuove attività artistiche e di educazione ecologica
  • Stabilire un contatto e una relazione con i ragazzi
  • Aiutare gli educatori nella gestione dell’aula e dei corsi e laboratori
  • Definire assieme ai ragazzi e all’educatore una proposta di attività
  • Gestire le attività (preparazione materiali, registro delle presenze, indicatori di valutazione)
  • Coordinare, tra volontari e educatori, la creazione di eventi conclusivi di presentazione delle attività svolte

Duque de Caxias

Magé

Sostenere le attività di espressività corporea
  • Aiutare i responsabili nell’amministrazione dell’attività (reperimento di materiali e strumenti, garantire la continuità dell’attività in caso di assenza degli educatori…)
  • ·Stabilire un contatto e una relazione con le donne del gruppo
  • Aiutare il responsabile, nella formulazione di nuovi programmi o nuovi spunti di riflessione

Duque de Caxias

Paciência

Collaborare alle attività di alfabetizzazione, ai laboratori artigianali e sartoriali
  • Seguire e sostenere il responsabile e le partecipanti in tutte le attività proposte
  • Stabilire un contatto e una relazione con le donne del gruppo
  •  Fare gli acquisti di materiale
  • Svolgere indagini di mercato, per sviluppare nuova progettualità
  • Stabilire e tenere contatti con altri soggetti potenzialmente interessati a collaborazioni e costruzione di rete

Duque de Caxias

Magé

 

SEDI DI SVOLGIMENTO:

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIAINDIRIZZO SEDECODICE SEDEN. OP. VOLONTARI
CESC ProjectVia Lungro 1, Roma153077

6

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO ENTECODICE SEDEN. OP. VOLONTARI

CESC Project Paciencia

Estrada De Paciencia 430, Bairro Martinho, Paciencia / RJ

153521

2

Cesc Project Caxias

Rua la Rouche Foucalt, Jardim Primavera 151, Duque de Caxias / RJ

153520

2

CESC Project Mage

Rua B, lotes 16-21, Vila Real, Surui, Magé / RJ

153523

2

 

 

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:

Il progetto prevede 6 posti con vitto e alloggio.

I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Giorni di servizio settimanali ed orario

Il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio.

Numero di mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri

Sono previsti almeno 10 mesi di permanenza all’estero, strutturati in due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Brasile intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica del rilascio dei visti di permanenza nel paese la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e la durata del primo periodo di permanenza può variare dai 3 ai 6 mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

La comunicazione con la sede italiana sarà garantita tramite telefonia fissa e mobile, e-mail e Skype. Nelle sedi è presente la connessione ad internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Disponibilità a un periodo di almeno 10 mesi di permanenza all’estero;
  • Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali;
  • Stile di vita essenziale;
  • Flessibilità negli orari di servizio, con esclusione degli orari notturni;
  • Disponibilità, se necessario, di prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o in giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
  • Disposizione alla vita di comunità (co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali);
  • Disponibilità a impegnarsi autonomamente a frequentare un corso di portoghese prima dell’avvio del progetto, qualora non si conosca a fondo la lingua.

Particolari condizioni di disagio

Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari.

Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, e in alcune sedi condividono la casa con i referenti locali del progetto; il vitto viene preparato collettivamente. Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco.

Eventuale assicurazione integrativa

Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa

 

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

I seguenti requisiti favoriranno un andamento efficace dell’esperienza di servizio:

  • Conoscenza essenziale della lingua portoghese o facilità nell’apprendimento delle lingue con particolare riferimento a quelle neo-latine.
  • Comprovate attitudini e/o pregresse esperienze nell’area dell’animazione di minori e della prevenzione del disagio minorile o titoli di studio o esperienze formative attinenti l’ambito dell’assistenza e animazione bambini/e, adolescenti e giovani e alle attività con le donne.

Per poter svolgere le attività previste, in ragione dei requisiti richiesti per l’ingresso nel Paese, delle sedi di attuazione nonché delle caratteristiche dei destinatari, non si può escludere che, sia prima dell’avvio che durante il servizio civile, gli operatori volontari impegnati in questo progetto, si debbano sottoporre necessariamente a vaccinazione anti COVID-19. 

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

La selezione dei candidati avverrà per titoli e colloquio. A tal fine è stata predisposta una scala di valutazione in 100 centesimi, di cui: 40 punti attribuibili in base ai titoli posseduti e 60 punti attribuibili in base ai risultati del colloquio.

La soglia minima per l’idoneità è di 36/60 al colloquio, dunque un punteggio inferiore corrisponde alla non idoneità al progetto.

Per il dettaglio dei punteggi consulta i Criteri di selezione del sistema accreditato

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Attestazione/certificazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio tramite attestato specifico.

L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato

 

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Metodologia:

Le metodologie privilegiate sono riconducibili alle dinamiche non formali, alle lezioni frontali e alla formazione a distanza. La finalità è quella di favorire il coinvolgimento dei giovani e un loro attivo ed efficace apprendimento.

Il giovane viene invitato a vivere una esperienza dove la dimensione formativa emerge dalla pratica quotidiana e pertanto anche la formazione generale, della durata di 30 ore, si configura come una formazione attiva e di carattere laboratoriale ed esperienziale, incentrata sul sapere, saper essere e saper fare degli operatori volontari.

Sede di realizzazione

Roma, Via Lungro 1 – Via Siderno 1

Moduli della formazione

“Valori e identità del SCU”

  • L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
  • Dall’obiezione di coscienza al SCN e al SCU
  • Il dovere di difesa della Patria – Difesa civile non armata e nonviolenta
  • La normativa vigente e la Carta di impegno etico

“La cittadinanza attiva”

  • La formazione civica
  • La solidarietà e le forme di cittadinanza
  • La protezione civile
  • La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

“Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

  • Presentazione dell’ente
  • Il lavoro per programmi d’intervento/progetti
  • L’organizzazione del servizio civile universale e le sue figure
  • Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile
  • Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Sede di realizzazione

Roma: Via Lungro 1 – Via Siderno 1 – Via Amantea 51, e presso le sedi estere di attuazione del progetto.

Moduli della formazione

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i minori e disabili

Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale

Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro

Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale

Durata: 72 ore.

 

TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO:

COLTIVARE SPERANZA: INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ IN BRASILE

 

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti.

Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere, per l’empowerment di tutte le donne e le ragazze.

Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.

 

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese.

 

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.30

Martedì – Giovedì: 14.30 – 16.30

Tel: +39 3516881486