SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2023 COMUNITA’ RESILIENTI NELLA PENISOLA IBERICA”

 

TITOLO DEL PROGETTO:  SVILUPPO COMUNITARIO E PROTEZIONE AMBIENTALE IN SPAGNA E PORTOGALLO

 

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Il presente progetto intende sviluppare azioni di protezione ambientale e sviluppo locale per promuovere e valorizzare il patrimonio rurale, le tradizioni culturali locali e la partecipazione civica delle comunità che abitano le regioni portoghesi del nordest trasmontano e del sud dell’Alentejo e la regione delle Asturie in Spagna.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

 

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA:

PORTOGALLO

Il Portogallo è stato tradizionalmente, per vari motivi, terra d’emigrazione. La povertà di risorse naturali e la generale debolezza dell’economia hanno fatto sì che molti cittadini portoghesi abbandonassero il loro paese per raggiungere i possedimenti coloniali (soprattutto il Brasile) e, in tempi più recenti, i paesi più industrializzati dell’Europa. Nonostante l’emigrazione, il Portogallo si presenta relativamente popolato, anche se i suoi abitanti sono distribuiti in modo molto disomogeneo.

NORDEST TRASMONTANO        

L’area del Nordest Trasmontano si caratterizza per un paesaggio molto vario, con zone di montagna e altopiano sfruttate per l’agricoltura. Con la meccanizzazione in agricoltura e contestualmente con il declino della pratica agricola anche la popolazione si è molto ridotta e invecchiata e questi fenomeni stanno deprimendo il contesto. Molti sono emigrati lasciando i campi incolti a trasformare il paesaggio. Ora ci sono piccoli appezzamenti coltivati a cereali, olivi, vigneti e orti in una logica di agricoltura di sussistenza. Questo abbandono ha prodotto un impoverimento a livello ecologico con la diminuzione della biodiversità della fauna della regione, nonostante quest’area del Paese sia attraversata dal Parco Naturale del Douro Internazionale.

Il distretto di Bragança è l’ultima frontiera del Portogallo prima di approdare in terra spagnola e il fiume Douro ne costituisce la caratteristica geografica più importante, marcando il confine del distretto lungo tutta la frontiera meridionale e la maggior parte di quella orientale. La città di Bragança, capoluogo del distretto, era l’antica capitale della regione di Trás-os-Montes.

Miranda do Douro

Questo comune sorge alla sorgente del fiume Douro e si trova esattamente sul confine spagnolo. Per questa particolare posizione la popolazione locale parla il mirandês, una lingua asturiano-leonese, seconda lingua ufficiale del Paese. Intorno a Miranda ci sono piccoli villaggi di contadini che vivono di pastorizia e di coltivazione dell’ulivo.

Il paesino di Atenor (sede dell’associazione partner AEPGA) è la frazione più a sud, abitata da poche decine di persone, la gran parte con età superiore ai 50 anni, che praticano una agricoltura di sussistenza di piccola scala. Atenor dista 25 km da Vimioso, 30 km da Miranda do Douro, e 22 Km da Cacarelhos.

Vimioso

Il comune di Vimioso è attraversato dalle profonde valli dei fiumi Angueira, Maçãs e Sabor. Nel secolo XX ha subito dei profondi flussi migratori verso il Brasile e la Francia, con un conseguente invecchiamento molto pronunciato della popolazione.

Il paesino di UVA (sede dell’associazione partner Palombar) ha due frazioni, Mora e Vila Chã da Ribeira, e conta poche decine di abitanti principalmente anziani. Ha un microclima molto particolare che, oltre alla buona produzione agricola, favorisce la permanenza di molti colombi accolti nelle storiche colombaie che nei secoli gli abitanti di questo territorio hanno costruito per la loro accoglienza.

ALENTEJO

Con una densità di abitanti tra le più basse d’Europa, è la regione del Portogallo con maggior superfície e quella di gran lunga meno abitata.

Questa regione si caratterizza per l’estensione e la varietà del suo paesaggio: dalla costa marittima all’entroterra di grandi latifondi, dai vigneti ai sughereti, dai monumenti megalitici alle testimonianze del passato romano. L’Alentejo vanta un ricco patrimonio storico ed è considerata una delle zone più autentiche del paese.

Il distretto di Évora, nel Portogallo continentale, appartiene alla provincia tradizionale dell’Alto Alentejo. Capoluogo del distretto omonimo, la città di Évora è la più grande della regione e sede di un’università, fondata nel 1559 e seconda per antichità in Portogallo solo a quella di Coimbra. Per la numerosa presenza di testimonianze architettoniche negli stili più vari è considerata una città-museo e dal 1986 è Patrimonio dell’umanità UNESCO.

Montemor-o-Novo

E’ il settimo concelho (comune) con la maggiore estensione del Portogallo. Il suo territorio si estende per monti e colline, fiumi e bacini ed estesi campi coltivati e con allevamento di bestiame. L’economia si basa infatti principalmente sulla produzione di carne, di cui Montemor-o-Novo è il principale produttore del Paese. Il municipio è noto per la diversità di paesaggi tra la parte settentrionale, dove predominano laghi e bacini artificiali, e quella meridionale, che presenta una straordinaria abbondanza di vegetazione possibile solo grazie ai corsi d’acqua e alle fonti sotterranee esistenti.

Il paesaggio è profondamente caratterizzato dai sughereti: l’importanza del sughereto nella socioeconomia è innegabile, come dimostra il settore sughericolo, con aziende di trasformazione, e i prodotti derivati da questo tipo di bosco, come la produzione di legna, il miele, la cacciagione o l’artigianato. Recentemente l’attività turistica, associata al patrimonio e ai prodotti dei sughereti, si è più sviluppata.

La biodiversità è elevata, data la presenza di varie specie di fauna e flora d’interesse comunitario.

Montemor-o-Novo possiede un patrimonio ricco e molto ampio, essendo da millenni un luogo d’incontro e testimonianza di culture.

 

SPAGNA

 ASTURIE

Il Principato delle Asturie è situato nella costa settentrionale spagnola e rappresenta la comunità autonoma spagnola più montagnosa e una delle regioni più montagnose d’Europa. È sede di numerosi parchi naturali, riconosciuti dall’UNESCO come riserve della biosfera. La popolazione si caratterizza per il più basso tasso di natalità e il più alto tasso di mortalità del Paese. L’81,2% della regione è territorio rurale e ha perso il 17,9% della popolazione dal 2000 ad oggi. Il tasso di disoccupazione giovanile è allarmante: 35,4% nella popolazione tra 20 e 24 anni (+5% rispetto al 2019) e 57,1% per i minori di 20 anni (+25%).

Somiedo si trova a sud del Principato e ospita il Parco Naturale di Somiedo dichiarato Riserva Naturale della Biosfera dall’UNESCO (2000), uno degli spazi naturali meglio conservati delle Asturie. Abitato dalla maggior parte degli esemplari di orso bruno in libertà di tutta Europa, possiede una biodiversità di fauna e flora di inestimabile valore. Il clima molto umido ha favorito la presenza di una vegetazione molto ricca, con un paesaggio caratteristico degli ecosistemi della Cordigliera Cantabrica costituito da magnifici laghi e pianure fra cui Sousas, dove è possibile trovare i “teitos” le tipiche costruzioni utilizzate dai pastori durante la transumanza con le caratteristiche coperture a scopa.

Somiedo è il secondo municipio con minore densità di popolazione delle Asturie e presenta uno dei tassi di invecchiamento più elevati. Dal punto di vista delle attività economiche, il settore primario impiega il 67,45% della popolazione.

Pola de Somiedo (sede dell’associazione partner spagnola AEERS) è una delle quindici divisioni amministrative di Somiedo. Ha una superficie di 19 km 2, con una popolazione di appena 242 abitanti. È il capoluogo del comune, e come tale è la sede del Parco Naturale. La piccola località di Caunedo, territorio specifico di intervento del progetto nella sede spagnola, si trova a circa 1.000 metri s.l.m.. È un paese a rischio di sparizione e grazie alle iniziative innovative del partner locale del progetto associazione AEERS ha visto aumentare i suoi abitanti del 110% nell’ultimo biennio.

 

ENTI DI ACCOGLIENZA:

APEGA (Associazione per lo studio e la protezione della razza asinina) nasce nel 2001 per la ricerca, difesa e valorizzazione di una razza d’asino locale, il burro de Miranda, non solo in quanto patrimonio genetico quanto piuttosto come patrimonio culturale che attraversa le tradizioni dell’altipiano trasmontano.

A partire da questa prima esperienza l’associazione ha in seguito allargato le sue attività alla protezione dell’ambiente e alla riscoperta delle tradizioni popolari locali intervenendo in tutto il Nordest Trasmontano, in particolare nel Planalto Mirandês (municipi di Miranda do Douro, Vimioso e Mogadouro), zona di diffusione della razza asinina di Miranda. Si organizzano pertanto iniziative di carattere ricreativo e comunitario (Festival, eventi turistici, campi di lavoro, visite didattiche nelle scuole, azioni di sensibilizzazione attraverso i media e i social media), dando però sempre più maggiore peso alla componente (in)formativa, attraverso incentivi alla ricerca e all’attivazione di corsi e seminari per la sensibilizzazione su vari temi ambientali.

L’associazione attualmente gestisce 3 centri di accoglienza per asini locali oltre a offrire appoggio e consulenza agli allevatori di tutto il Portogallo, con un lavoro dal forte impatto sociale e comunitario, visto che la popolazione è in rapido e forte invecchiamento.

PALOMBAR (Associazione di Preservazione della natura e del patrimonio rurale) è un’associazione senza finalità di lucro nata nel 2000, che ha come principali obiettivi la conservazione dell’ecosistema agricolo e faunistico del nordest trasmontano, così come dell’edificazione e delle relative tecniche di costruzione tradizionali. In particolare la Palombar nacque quando il Parco nazionale PNDI avviò un programma di recupero delle colombaie, costruzioni tipiche del paesaggio rurale molto diffuse nella zona di Miranda do Douro, identificando oltre 3.450 edifici.

L’obiettivo dell’associazione è quello di ristabilire un equilibrio tra quanto creato dall’uomo e dalla natura: le colombe, riparate e protette, diventano cibo per i rapaci della zona (ve ne sono di unici, ad esempio l’aquila reale). A partire dall’ esperienza di catalogazione e manutenzione delle colombaie tradizionali, l’associazione ha in seguito allargato il suo campo d’azione operando per la protezione dei rapaci, la prevenzione di incendi, la riforestazione, la gestione di un vivaio, il recupero dei sistemi di costruzione dell’architettura tradizionale, e l’organizzazione di corsi di formazione e campi di lavoro.

MARCA ADL (Associazione di Sviluppo Locale) è una organizzazione senza scopo di lucro a cui è riconosciuto lo status di ENGO-organizzazione non governativa nel campo dell’ambiente.

La sua mission è la promozione dello sviluppo socio-economico di regioni rurali in un’ottica di sostenibilità con particolare attenzione all’ambito sociale, culturale, di preservazione dell’ambiente e di promozione del patrimonio naturale e architettonico.

Gli obietti dell’azione dell’organizzazione, che opera nello specifico nel municipio di Montemor-o-Novo, sono:

  • contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio e della comunità rinforzando le risorse locali, attraverso la cura del patrimonio culturale e naturale
  • incoraggiare la partecipazione delle persone a differenti livelli del processo di sviluppo, con speciale attenzione ai più giovani e agli adulti con difficoltà di integrazione nel mercato del lavoro, rinforzando la partecipazione civica
  • rivitalizzare le attività tradizionali per uno sviluppo della sfera socio-economica locale e dell’occupazione

Il target delle azioni svolte dall’organizzazioni è la comunità locale, i giovani e gli adulti in generale e in particolare i disoccupati e le associazioni locali. I progetti più rilevanti realizzati dall’associazione si sono realizzati nelle seguenti aree:

Giovani e volontariato (Progetti realizzati o in corso nell’ambito del programma europeo ERASMUS + Gioventù in azione), Inclusione sociale, Ambiente e conservazione della natura, Turismo e promozione di prodotti locali.

AEERS (Asociaciòn Española de Emprendimiento Rural Sostenible) ha la sua sede a Caunedo e si finanzia attraverso donazioni private, fundraising e partecipazione a bandi, oltre che tramite progetti di Responsabilità sociale di impresa attivati da aziende private.

Obiettivo dell’associazione è contribuire a migliorare l’attrattività di zone rurali e spopolate, attraverso la dinamizzazione economica, sociale e culturale; rivitalizzare l’ecosistema di attività locali attraverso la promozione di impiego qualificato; incentivare e facilitare il ritorno, il radicamento e l’istallazione di giovani nelle zone rurali, sostenendo il loro inserimento lavorativo e i collegamenti professionali; attrarre talenti e professionisti che lavorino e risiedano nelle zone rurali, per favorire lo scambio di saperi ed esperienze.

In particolare i progetti principali attuali attivi e in via di sviluppo sono:

– Coliving/Coworking: Questo spazio ha l’obiettivo di potenziare l’attrazione di aziende nei territori rurali, di imprenditori che vogliono investire nelle aree rurali e di nomadi digitali. Da Giugno 2020 sono nati e si stanno sviluppando 8 progetti in quest’area. Gestisce un coworking rurale localizzato nel Centro de Empresas del Comune di Somiedo, attrezzato con fibra ottica e banda larga.

– Scuola rurale di imprenditoria sostenibile: uno spazio di formazione, ricerca e creazione per le imprese e l’innovazione eco-sociale, con l’obiettivo di sviluppare sperimentare e diffondere formule sostenibili e innovative per la dinamizzazione economica e sociale delle zone a rischio spopolamento e rurali.

In meno di tre anni dalla sua nascita, l’associazione è riuscita ad attrarre più di 20 persone che si sono trasferite a vivere a Somiedo e ha co-finanziato 8 nuovi progetti di impresa, ospitando più di un centinaio di nomadi digitali.

Criticità individuate e aspetti da innovare:

I territori rurali dei Comuni di Miranda do Douro, Vimioso e Montemor-o-Novo in Portogallo e quello di Pola di Somiedo in Spagna si caratterizzano per i seguenti aspetti critici:

  • invecchiamento della popolazione
  • isolamento sociale
  • mancanza di offerta socio-culturale
  • difficoltà di accesso al mercato del lavoro in settori innovativi
  • spopolamento e in particolare emigrazione della componente giovanile

Questi luoghi, tendenzialmente isolati e in abbandono ma ricchissimi in termini ambientali e culturali, necessitano di azioni in raccordo tra loro in grado di:

  • incoraggiare le opportunità di permanenza, la partecipazione civica e l’occupabilità da parte dei giovani
  • privilegiare la trasmissione dei saperi e dei mestieri facenti parte della cultura locale
  • recuperare il patrimonio rurale
  • preservare la biodiversità e favorire la gestione sostenibile del paesaggio
  • implementare la partecipazione comunitaria
  • promuovere il dialogo intergenerazionale
  • rivitalizzare e dinamizzare il territorio
  • incentivare l’offerta turistica
  •  

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Favorire la valorizzazione del patrimonio ambientale e sociale delle comunità rurali, per rivitalizzare i territori spopolati e promuoverne lo sviluppo sostenibile.

Il progetto si realizzerà in particolare azioni sinergiche volte a:

  • promuovere la conservazione delle risorse naturali in raccordo allo sviluppo socioeconomico, come strategia per uno sviluppo sostenibile delle aree rurali;
  • recuperare e preservare le tradizioni culturali, salvaguardando e divulgando il patrimonio rurale e promuovendo l’incontro intergenerazionale per riscattare tradizioni, memoria e identità;
  • incentivare la partecipazione civica e l’inclusione sociale, contribuendo al miglioramento della qualità della vita delle comunità in particolare a livello di fragilità sociali quali isolamento sociodemografico e disoccupazione.
  • contrastare la disoccupazione e l’emigrazione della popolazione giovanile, anche promuovendo le opportunità di impresa e di innovazione tecnologica.

 RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

AZIONE 1: CONSERVAZIONE E RIGENERAZIONE AMBIENTALE

ATTIVITÀ

  • Preservazione dell’asino di Miranda
  • sostegno alle attività ordinarie dei Centri
  • accompagnare i veterinari nelle visite ai contadini e agli allevatori
  • collaborare alla gestione delle attività di mediazione con l’asino
  • accompagnare i partecipanti ai trekking someggiati
  • collaborare nell’offerta delle visite guidate ai Centri

Sede di Atenor.

  • Preservazione delle colombaie tradizionali e dell’ambiente
  • sostegno comunitario ai proprietari di colombaie, soprattutto a quelli più isolati, nella gestione delle stesse
  • coltivazione di sementi e gestione della serra
  • manutenzione dell’orto comunitario
  • monitoraggio rapaci e fauna selvatica
  • supporto alle attività di fototrappolaggio
  • collaborazione nella gestione dell’archivio informatico dell’associazione

Sede di Uva.

  • Manutenzione del vivaio di piante autoctone
  • coltivazione di sementi e gestione della serra (preparazione terreno, semina, coltivazione, raccolta, trasporto…)
  • piantumazione
  • controllo e contrasto alle specie invasive
  • divulgazione e promozione sul territorio, gestione visite alla serra

Sede di Montemor-O-Novo.

AZIONE 2: PROMOZIONE CULTURALE E ANIMAZIONE TERRITORIALE

ATTIVITÀ

  • Organizzazione eventi tradizionali
  • supporto all’area amministrativa/segreteria che organizza gli eventi turistici o di diffusione e recupero della cultura locale
  • collaborazione alla gestione della sensibilizzazione attraverso i media e i social media
  • aiutare nell’accoglienza e nella gestione dei partecipanti
  • collaborazione alla realizzazione degli eventi

Tutte le sedi.

  • Proposta eventi di animazione territoriale e comunitaria
  • supporto all’area amministrativa/segreteria che organizza gli eventi
  • collaborazione alla sensibilizzazione attraverso i media e i social media,
  • supporto all’organizzazione e gestione degli eventi
  • contribuire alla registrazione dell’evento e alla raccolta del materiale prodotto (fotografie, filmati…)

Tutte le sedi.

AZIONE 3: SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE

ATTIVITÀ

  • Supporto all’organizzazione di campi di lavoro internazionali e scambi di volontariato giovanili
  • collaborazione alla promozione delle iniziative
  • tutoraggio peer to peer ai giovani che partecipano alle iniziative
  • supporto allo sportello informativo giovanile
  • provvedere alla programmazione e gestione dei nuovi percorsi didattici
  • supporto all’organizzazione di corsi di formazione, seminari e workshop
  • supporto in marketing, comunicazione e gestione di impresa
  • sensibilizzazione sull’importanza dell’impresa rurale

Sede di Uva e Somiedo

  • Scambi di volontariato e sportello informativo e scuole
  • sostegno agli interventi nelle scuole e alla realizzazione delle visite didattiche
  • supporto allo sportello Eurodesk nelle azioni di orientamento sulle opportunità e le iniziative europee di mobilità a organizzazioni e giovani interessati
  • collaborare alle sessioni informative nelle scuole locali

Sede di Montemor-O-Novo.

AZIONE 4: SVILUPPO RURALE SOSTENIBILE

ATTIVITÀ

  • supporto nella comunicazione e promozione territoriale per facilitare il ritorno e l’installazione di giovani nelle zone rurali
  • sostegno nell’inserimento lavorativo dei giovani
  • promozione di imprenditoria e innovazione nel territorio
  • supporto nella sperimentazione e diffusione di formule sostenibili e innovative per la dinamizzazione economica e sociale delle zone rurali a rischio di spopolamento

Sede di Somiedo

 

SEDI DI SVOLGIMENTO:

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

CESC Project

Via Enrico Giglioli 54F, Roma

215293

13

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO ENTE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

CESC Project Portogallo Atenor

Largo da Igreja 48, Atenor – Miranda do Douro

153524

4

CESC Project Portogallo Uva

Antiga Escola Primaria de Uva, Uva – Vimioso

153525

4

CESC Project Portogallo Alentejo

Rua Luis Camões 16, Montemor-o-Novo – Evora

194161

2

CESC Project Spagna Somiedo

Largo CAUNEDO  2, Somiedo

221064

3

 

POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:

I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari

Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in Portogallo intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

Tramite telefonia fissa e mobile, fax, e-mail e Skype. Nelle sedi dei partner è presente la connessione ad internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

In generale, per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:

– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;

– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto.

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto, ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

– Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero

– Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali

– Stile di vita essenziale

– Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;

– Disponibilità a studiare individualmente la lingua portoghese/spagnola qualora non la si conosca

– Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione

– Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto

– Predisposizione alle attività con l’utenza

– Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio

– Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese

– Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente

– Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio

– Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti

– Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

  • Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari

Gli operatori volontari dovranno saper sopportare l’isolamento dettato dalle particolari caratteristiche dei contesti dove sono ubicate le sedi e dalla scarsità dei mezzi pubblici per gli spostamenti nel tempo libero, adattandosi agli aspetti che connotano questi territori rurali abitati in massima parte da una popolazione tendenzialmente anziana e con una dimensione comunitaria molto ristretta e raccolta. Queste caratteristiche dei contesti di servizio risultano particolarmente evidenti e marcate nel periodo autunnale e soprattutto invernale per il clima rigido (soprattutto nella sede spagnola dove nei mesi da dicembre a gennaio può nevicare molto), mentre nei restanti mesi dell’anno si trovano più facilmente opportunità e occasioni di socializzazione a livello più ampio, anche grazie agli eventi che si svolgono in diverse località dei territori di intervento.

Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per gli operatori volontari ulteriori a quelle descritte. Dal presente progetto di servizio civile potranno imparare molto ma dovranno essere consapevoli di affiancare, a seconda delle specificità delle sedi di progetto, il lavoro di veterinari, biologi, agricoltori, allevatori, operatori di campo e di svolgere anche attività molto pratiche e manuali, che spesso si realizzano all’aria aperta.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

No.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.

La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD così come previsto dalle Linee guida per la formazione generale e specifica delle operatrici volontarie e degli operatori volontari in Servizio Civile Universale e per la formazione delle formatrici e dei formatori del 31 gennaio 2023.

Resta altresì inteso che gli enti sono organizzati per svolgerla anche secondo quanto previsto dalla Circolare del 31 gennaio 2023 recante “Disposizioni per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale – Criteri e modalità di valutazione” e cioè con il criterio che “la percentuale della formazione erogata on line in modalità sincrona e in modalità asincrona non potrà superare complessivamente il 50% del totale delle ore previste, tenendo presente che la modalità asincrona non può mai superare il 30% del totale delle ore previste”.

Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:

  1. per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
  2. per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
  3. per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.

Per favorire la realizzazione delle ore di FAD in asincrona, e per facilitare l’attuazione delle disposizioni sperimentali e transitorie di cui sopra, il CESC Project ha implementato la propria piattaforma di e-learning in moodle www.cescproject.org/elearning e l’ha resa accessibile ai formatori specifici dei suoi enti di accoglienza.

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo

I moduli della formazione specifica, verranno erogati alle/agli operatrici/operatori volontarie/i, in doppia tranche con il 70% delle ore entro 90 giorni dall’avvio del servizio ed il restante 30% delle ore entro il terzultimo mese.

MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI

Modulo

Contenuti formativi

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)

-Presentazione delle caratteristiche dei territori, della comunità, dei partner locali

-Aspetti storici, socio- culturali, economici delle zone rurali in Portogallo e Spagna

– Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operative

-La rete di relazioni nei territori

-Compiti e funzioni dell’Ente, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (20h)

-Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento.

-Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari.

-Modalità di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione delle attività specifiche in ambito di protezione ambientale e qualificazione degli spazi comunitari nelle sedi

-L’apporto degli operatori volontari nella relazione con le comunità locali, l’incontro intergenerazionale, le attività di animazione comunitaria

-L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività di protezione ambientale

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (20h)

-Gli interventi a favore di piccole comunità rurali

-Le attività di protezione ambientale

-Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità negli interventi di sviluppo locale comunitario

– La creazione e gestione di percorsi di innovazione lavorativa e digitale

-Strumenti e metodi di intervento per l’integrazione e l’inclusione sociale

-Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari

-La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza

-Eventuale altro specifico del progetto

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (20h)

-L’intervento di sviluppo ambientale e comunitario: metodologie ed esperienze.

-Caratteristiche dell’animazione comunitaria territoriale

-Metodologie di intervento intergenerazionale

-Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale

-Strumenti di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione degli interventi

-Strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto degli interventi

-Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

-Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona

–   La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi

–   I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto

–   I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione

–   La sicurezza come processo di miglioramento continuo

–   Vincoli normativi come opportunità e non come freno per il processo lavorativo

–   I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione)

–   Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali

–   Percezione del rischio e propensione al rischio

–   Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio

–    La gestione delle emergenze e delle criticità

 

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

TITOLO: 2023 Comunità resilienti nella penisola iberica

OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

Il programma attraverso l’articolazione dei due progetti (“Cura dell’ambiente e della comunità in Portogallo” e “Spagna 2022: Inclusione sociale e empowerment di comunità”) che lo compongono orienta la sua azione verso il raggiungimento dei seguenti

  • Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica (Obiettivo 15)
  • Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti (Obiettivo 4)

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Il programma si realizza nell’ambito Crescita della resilienza delle comunità

Il Programma mira infatti ad attivare una trasformazione in un’ottica resiliente degli ambiti di criticità individuati nella scarsità di prospettive di sviluppo in territori isolati e/o poco popolati, e nella mancanza di sinergie nel settore sociale che contrastino l’abbandono scolastico e la disoccupazione giovanile.

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Dal Lunedì al Venerdì: 9.30 – 13.00

14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486